Le disoccupate volontarie

di Ignazio Stagnodomenica 9 marzo 2014
Le disoccupate volontarie
1' di lettura

La gara per l’idea più inutile del 2014 - la lotta è titanica - per ora vede in testa la proposta di uno «stipendio fisso alle casalinghe» che sia pagato dai mariti o dallo Stato: servirebbe in chiave anti-violenza e anti-discriminazione. Dobbiamo questa illuminazione a Giulia Bongiorno e a Michelle Hunziker, due a cui va riconosciuta una certa esperienza in fatto di idee inutili o, talvolta, anche solo sbagliate. Il progetto è impraticabile anzitutto per motivi ovvi: non ci saranno mai i soldi per pagare uno stipendio a 5 milioni di casalinghe, fine della questione. Se anche ci fossero, in secondo luogo, andrebbero investiti in politiche che consentano alle donne di non fare le casalinghe: asili, scuole, incentivi per il lavoro e part-time. E’ notoriamente il lavoro fuori casa il miglior viatico per l’emancipazione, senza contare che istituzionalizzare la casalinga come professione renderebbe più appetibile uno status che in Italia marginalizza le donne come in nessun altro paese europeo. Poi ci sono le truffe: molte prenderebbero lo stipendio a sbafo, mentre altre, per il mazzo che si fanno, meriterebbero la paga di un manager. Quanto alla violenza, l’idea che un marito violenti la moglie in quanto ontologicamente sottomessa resta improbabile, ma in ogni caso è da immaginarsi quanto si sentirebbe onnipotente, costui, se alla moglie passasse pure lo stipendio. L’idea più inutile del 2014 offre però un solido motivo di consolazione a Bongiorno & Hunziker: l’anno è ancora lungo. di Filippo Facci