La minoranza del Pd si spacca. Gli ex popolari mollano Cuperlo:"Non ci rappresenti più"

di Nicoletta Orlandi Postidomenica 9 marzo 2014
La minoranza del Pd si spacca. Gli ex popolari mollano Cuperlo:"Non ci rappresenti più"
2' di lettura

La minoranza Pd si divide: gli ex popolari hanno rotto con Gianni Cuperlo. Il divorzio è sancito in una lettera inviata da Gero Grassi allo stesso Cuperlo e a tutti i parlamentari Pd. "Con amicizia democratica, nel rinnovarti la nostra stima, ti comunichiamo che da oggi all’interno del Pd non ci sentiamo più rappresentati da te e che agiremo sempre e soltanto con lo scopo di far crescere il partito plurale cui aspiriamo", si legge. "Partita la stagione congressuale - sottolinea Grassi - siamo intervenuti a tutte le riunioni, sia quelle programmatiche, che quelle politico-organizzative. Una sequenza di incontri nel corso dei quali tu sei sempre stato molto bravo sul piano della esposizione culturale, meno in quella della rappresentanza plurale che spesso si è risolta in una mediazione all’interno delle diverse sensibilità degli ex Ds". "L'idea che il congresso fosse perso ha portato le sensibilità della sinistra interna a difendere la propria presenza e basta, senza preoccuparsi di immaginare che scopo della politica non è solo gestire il presente, ma organizzare il futuro e creare la speranza di un domani migliore", spiegato. "Purtroppo hai proseguito in uno stile decisionale autoreferenziale e leaderistico non sentendo mai la necessità di un confronto con noi", insiste Grassi, ma "noi abbiamo il dovere, poiché crediamo in un partito plurale, di difendere il patrimonio ideale del cattolicesimo democratico e di evitare derive plebiscitarie. Si tratta di essere e non di avere da un lato, ma si tratta anche di dare alla politica l’immagine concreta e non solo la sensazione di un’arte umana tendente a risolvere i problemi delle persone, tutte, senza distinzioni ricordando maggiormente chi ha meno, a svantaggio di chi ha di più".