Carlo Freccero: "In Rai riporterei gli epurati: Guzzanti, Santoro, Celentano, Luttazzi"

di Virzì Giuliadomenica 30 agosto 2015
Carlo Freccero: "In Rai riporterei gli epurati: Guzzanti, Santoro, Celentano, Luttazzi"
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Carlo Freccero non è pentito di aver partecipato alla puntata di Tiki Taka del 24 agosto, il programma sul calcio di Mediaset che fa concorrenza allo stesso tipo di intrattenimento firmato Rai, il Processo del lunedì. E il nuovo consigliere di amministrazione dell'azienda di viale Mazzini spiega le sue ragioni in un'intervista al quotidiano Repubblica. "Io sono libero di andare dove mi pare. Mica sono un dirigente o un impiegato della Rai. Non sono pagato, o almeno non è ancora chiaro se mi pagano, ma anche se fossi retribuito cosa cambierebbe?" afferma Freccero. Nessun conflitto di interessi dunque nella sua presenza nel salotto del lunedì di Mediaset. "Il calcio è il mio hobby. Mi piace far polemica. Poi Pardo è un amico" Freccero spiega in questo modo la sua partecipazione al programma di Pierluigi Pardo, che si occupa di fornire diversi punti di vista sulle partite che si giocano in settimana. La puntata di lunedì del programma di Italia 1 ha fatto più ascolti del Processo, ma Freccero nega che sia una sua responsabilità. E afferma che da Mediaset, per la sua presenza, non è stato pagato, non ha ricevuto dall'azienda un gettone di partecipazione ma solamente una camera d'hotel. Freccero poi difende la sua validità a livello professionale: "Il mio curriculum è migliore di quello di tutti gli altri", sostiene. Alla domanda su quali personalità porterebbe in Rai, Carlo Freccero risponde: "Tutti gli epurati, i fratelli Guzzanti, Santoro, Celentano, Luttazzi, e mi ci metto pure io. I giovani esplosi nel web. Ce ne sono tantissimi". Un equilibrio fra vecchio e nuovo, fra garanzie e scommesse. Troppo stretto il ruolo di consigliere dunque? "Una società importante mi aveva cercato per un programma nuovo, ho detto di no. Per fortuna ho molte identità: massmediologo, intellettuale, insegnante, lavorerò come maestro di televisione anche nella scuola Holden". E poi la passione più grande di tutte, come afferma lui stesso: far arrabbiare la gente. Per poi sghignazzare nel vedere l'effetto che fa.