Brasile, tutte a scuola per sedurre un calciatore

di Nicoletta Orlandi Postidomenica 13 luglio 2014
Brasile, tutte a scuola per sedurre un calciatore
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Mille ottocento euro. Tanto costa trasformarsi in una "maria-chuteira", una ragazza-scarpino; tanto costa il sogno di incontrare e sedurre uno dei 736 calciatori arrivati in Brasile per il Mondiale 2014. Il pacchetto, come rivela Concita De Gregorio su Repubblica, prevede un training di una settimana, da sabato a sabato: ci si mette nelle mani di un personal trainer che ti cambia il trucco, l'abbigliamento, il modo di parlare e se necessario ti cambia i connotati con l'aiuto di un chirurgo plastico (che viene considerato un optional e quindi prevede un ulteriore esborso di denaro per tirare le rughe, rifare il seno o il fondoschiena in tempi record) così da arrivare all'appuntamento, garantito all'80 per cento, con un giocatore. Poi starà alla "maria chuteira" trovare il modo di far scattare qualcosa durante le feste del sabato organizzate nella favela di Rio, Vidigal, bastione del narcotraffico, un luogo da dove, se si riesce ad arrivare incolumi, racconta la De Gregorio, si gode il miglior panorama della città. Biglietto d'ingresso a prezzi che l'umanità delle baracche non vede in un anno, al netto dei boss che li fanno in un'ora. Ma secondo la gioventù carioca e molti calciatori (Neymar era un assiduo frequentatore), ne vale la pena: la festa in favela, del resto, è da tempo il luogo più ricercato per la vista mozzafiato, le ragazze, cachassa, la musica senza limite di orario e di volume, e brivido da possibile rastrellamento o agguato. In questo contesto in due mesi già 160 "maria-chuteira" sono arrivate preparate dal corso intensivo organizzato dallo svizzero jan che vive da vent'anni a Leblon e Melita, una brasiliana durante il quale vengono elargiti consigli preziosi da ragazze-scarpino professionisti. Consigli del tipo: "I giocatori adorano il segno del bikini", "Loro passano la maggior parte del tempo in rete, il modo migliore per agganciarli è trovare il modo di incuriosirli con messaggi sui loro profili", "Non siate timide, insistete. Siate ostinate ma riluttanti. Mostratevi poco interessate, non dite quanto avreste desiderato incontrarli. Non chiedete il telefono, mai. Un autografo assolutamente mai. Sorridete sempre". Sabato prossimo, per la finale, altro round di feste. E se sono rose fioriranno.