"Voglio sposare il mio mac": la provocazione contro i matrimoni gay

di Giovanni Ruggierodomenica 11 maggio 2014
"Voglio sposare il mio mac": la provocazione contro i matrimoni gay
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É fedele, affidabile e fa tutto quello che gli chiedi. Chi non vorrebbe una persona così accanto per tutta la vita? Deve averlo pensato l'americano Chris Sevier, ex giudice e veterano di guerra, che ha chiesto di sposare il suo macbook, il portatile della Apple. La provocazione dell'ex magistrato si inserisce in una causa aperta dalla American Civil Liberties Union (Aclu) sui matrimoni gay in Florida non riconosciuti. Proprio perché altrove è legale, Sevier chiede con la sua iniziativa sarcastica che sia riconosciuta dalla legge anche la sua unione con il portatile. Sostiene infatti che se una coppia gay ha il diritto di sposarsi anche senza corrispondenza di organi sessuali, allora anche lui deve aver il diritto di sposare l'oggetto sessuale preferito. Sevier si ritiene "innamorato del mio computer" con il quale "preferisco fare sesso invece che con tutte le altre persone o cose". Il tribunale ha rigettato la richiesta di Sevier, che non è nuovo a questo genere di sparate. In passato aveva denunciato la Apple perché era diventato dipendente dalla pornografia per l'assenza di avvertenze sulla scatola del suo computer.