Gasparri (Forza Italia), rissa su Twitter con Virzì: "Ridicolo, mediocre, si curi"

di Giulio Bucchidomenica 30 marzo 2014
Gasparri (Forza Italia), rissa su Twitter con Virzì: "Ridicolo, mediocre, si curi"
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Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri è un twittero incallito. Commenta, punzecchia, retwitta, fa girare articoli e dichiarazioni. La sua verve polemica è, se possibile, ancora maggiore di quella esibita in Parlamento. Figurarsi se nella foga della polemica ci finisce Paolo Virzì, regista di dichiarate simpatie di sinistra, livornese dalla battuta reiterata. Ne nasce una guerra di tweet al ritmo di acida ironia.    @PaoloVirz cioè lei passa il tempo a leggere i miei tweet e a fare commenti acidi,si curi,ne ha bisogno,avvertirò suoi parenti @dariofrance— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 26 Marzo 2014   Il botta e risposta - Tutto ha inizio da una battuta di Gasparri sulla presunta bandierina italiana sbagliata al G7, dov'era presente il premier Matteo Renzi. "Incredibile", scrive il senatore azzurro. E Virzì replica: "Incredibile aver avuto mediocri inutili come @gasparripdl al governo di ns povero Paese". Dalla palla di neve nasce la valanga, incontenibile. "@PaoloVirz mediocritá come lei impoveriscono il paese che espresse ben altro nel cinema e nella cultura", reagisce pronto Gasparri. E il regista di Il capitale umano lo sfotte: "Tuìtti pure tranquillo, onorevole. La preferisco alla tastiera che al governo". "@PaoloVirz Comunque mi scuso con lei, non è mediocre, lo sarà quando migliora", ribatte il senatore. E via di botta e risposta: "Adesso si calmi, onorevole. E' ora di cena", "Si calmi lei, io non l'ho cercata ho subito una gratuita aggressione arrogante da parte sua, vada a pure a cena". E quando Gasparri continua a twittare su altri argomenti, Virzì non resiste alla tentazione dello sgambetto: "Onorevole @gasparripdl suo nipote tredicenne si è di nuovo impossessato del suo smartfón". Il tempo a disposizione del cineasta più amato dai politici democratici italiani è tanto e Gasparri punzecchia il rivale: "@PaoloVirz cioè lei passa il tempo a leggere i miei tweet e a fare commenti acidi, si curi, ne ha bisogno, avvertirò suoi parenti". "Birba di un nipotino! Occhio che zio ci tiene all'aplomb istituzionale. Poi arrivano i perdigiorno come me a sfottere". A rischio sequel - La temperatura si alza di nuovo: "@PaoloVirz lei è invece semplicemente ridicolo, se vuole giocare a chi resiste di più no problem ne ho digeriti di più validi". "Ora noi ci scherziamo - si fa serio Virzì -, ma è drammatico. Sembra un pischello teppista qualsiasi, è vicepresidente del Senato". "Ripeto che lei ha iniziato a mandare insulti  - reagisce il senatore azzurro - e continua come un provocatore, forse è questa la sua vera vocazione, che pena", "ed eviti di dare del teppista e di insultare, non è una sua facoltà". Tutto finito? No, perché Gasparri scrive di Roberto Saviano in maniera critica ("Folle proposta di @robertosaviano, la droga è morte va combattuta sempre e comunque") e Virzì torna alla carica: "Sarebbe un argomento serio, da trattare con cognizione e responsabilità. Poi arriva @gasparripdl coi suoi slogan". "Slogan? Ma che ne sa lei? Parla di slogan? Presuntuoso. Da una vita c'è chi combatte la droga per difendere le persone dalle bugie". E la chiusa rischia di aprire la strada a un capitolo due: "@PaoloVirz Abbiamo cognizioni che lei non ha. Presunzione e ignoranza alimentano la droga. Anche lei contribuisce. Studi di più". Per il sequel appuntamento al cinema. Pardon, su Twitter.