(Adnkronos) - Il lavoro di Gianni Berengo Gardin si è sempre alimentato delle influenze intellettuali che gli derivano dalle letture e dalle frequentazioni amicali. Come lui stesso ha affermato, ciò che ha maggiormente influenzato la sua fotografia "è stato il leggere". Da Caldwell a Dos Passos, da Faulkner a Hemingway e Steinbeck: questi sono i suoi scrittori preferiti. Roberto Koch condurrà il grande maestro della fotografia a ripercorrere il suo percorso professionale sulla base di questa attitudine a "scrivere con la macchina fotografica", oggetto che per Berengo Gardin è "come la penna per lo scrittore, uno strumento per raccontare le cose". La sua avventura prediletta, infatti, è sempre stata quella di realizzare fotografie che potessero finire in un libro. (segue)