Fonte d’ispirazione della collezione primavera estate 2015, un mosaico dell’antica città di Pompei, in cui ha sede la maison Nino Lettieri, che ha fatto sfilare diverse tecniche sartoriali di alta moda su tessuti preziosi. Organza, chiffon, mikado, tulle, gazar e pelle ecologica sottilissima, per uno stile sensuale, audace, poggiato però su linee pulite, su una silhouette geometrica. Trenta le uscite, con un occhio agli anni Cinquanta e Sessanta: nero, bianco e verde a predominare. Le modelle hanno indossato abiti da cocktail con gonne a pieghe di chiffon, organza e tulle completati dai corpetti scolati con incrostazioni di cristalli declinati su tutta la palette. Interessante il giorno, pieno di sofisticata femminilità. I capispalla in particolare, con la loro foggia kimono in varie lunghezze, si presentano arricchiti da stampe geometriche, create personalmente dallo stilista campano. Le luci del mattino suggeriscono pantaloni da uomo o bermuda corti, che la sera diventano ricamati con piccoli jais neri. Ai piedi, rigorosamente ballerine in nappa di vitello nero, e per la stagione al mare, sandali flat a infradito con lacci di pelle alla caviglia. Non possono mancare i gioielli, costruiti con tecnica laser: orecchini e maxi ciondoli che richiamano il mosaico come fossero dei portafortuna. Gli occhiali, invece, sono il vezzo tipico della diva, perché, si sa, l’estate stimola il divertimento di sentirsi un’altra. E per le serate importanti? Lunghezza a terra e volumi titanici con lievi ricami di paillettes e stampa coperte da organze impalpabili. Il finale, come si conviene, con la sposa, realizzata in tripla organza su architetture ampie con lavorazioni traforate a laser e grandi talismani ricamati e illuminati da elementi tridimensionali. Tutti ricordano le prime collezioni dello stilista all’interno della manifestazione di sfilate capitoline e in molti non negano la sua evoluzione personale. Un designer che ha saputo rinnovarsi proponendo sempre più uno stile fedele a sé stesso, simile al Lettieri uomo, capace di essere ironico e ricercato, leggero ma non superficiale, pungente ma pur sempre sognatore. Capace di amare Roma, ma di saper anche prendere le distanze dai suoi difetti. di Maria Elena Capitanio