Tra le maison storiche che sfilano a Roma non si può non citare quella di Renato Balestra, stilista classe 1924, che non perde la sua voglia di creare, la grinta e il desiderio di sorprendere. Chi non lo conosce personalmente non può sapere che dietro a quell’immagine algida e severa si nasconde un uomo di una simpatia travolgente, un designer che crede nei giovani e che per loro si spende senza mezze misure. Per la prossima primavera estate la sua alta moda ha un sapore lieve, forme che ricordano le nuvole e una cartella colori delicatissima, con la tinta champagne a predominare. C’è l’azzurro evanescente di abiti più fluidi e movimentati dall’incedere sulla passerella, con addirittura un mantello a intarsi degno della protagonista di una favola ambientata tra fate e boschi incantati. Sono le piccole, piccolissime ruches di tulle a sembrare solo un’immagine riflessa, qualcosa di inventato, di irreale e per questo delizioso. C’è il tocco gentile e quello più massimalista, come le costruzioni di fili di organza a mimare le alghe. Una dea del mare che però ha lasciato alle sue spalle la violenza delle onde per dare spazio al rumore ritmico del bagnasciuga. Una scelta misurata, a tratti molto equilibrata, anche se, e va bene così, l’anima eccentrica di Balestra viene fuori nei ricami, a volte nascosti, e nelle pennellate dorate di alcuni capi. Romantica l’incrostazione che sembra rugiada e poi il gran finale con la sposa tutta tulle e trasparenze, ognuna pensata con ingegno. Di sicuro abiti realizzati come la tradizione sartoriale italiana vuole, con una passione che è impossibile non apprezzare. Renato Balestra rappresenta una pietra miliare della moda nostrana, che è anche la base solida su cui far evolvere il presente, costituito da tanti giovani talenti e artigiani che fanno parlare del fatto a mano “made in Rome” in tutto il mondo. di Maria Elena Capitanio