Carlos Slim Helú, imprenditore messicano e uomo più ricco del mondo dal 2010 al 2013 secondo la rivista Forbes, ha formulato una ricetta rivoluzionaria secondo cui "bisogna lavorare solo 3 giorni a settimana, per 11 ore, spostando l'età pensionabile oltre i 70 anni". In questo modo Slim riprende le proposte avanzate in precedenza da Larry Page, amministratore di Google, e dalla Faculty of public health, che aveva ribadito il bisogno di lavorare di meno per combattere lo stress. Il magnate delle telecomunicazione e del petrolio messicano, che detiene un patrimonio di 73 miliardi di dollari, è intervenuto durante un seminario tenutosi ad Asunciòn, in Paraguay, dove ha esposto la cura per combattere le piaghe del capitalismo moderno dicendo che "è prossimo ed inevitabile un cambiamento radicale nelle forme del lavoro. Con tre giorni di lavoro alla settimana avremo molto più tempo per distrarci e per migliorare la nostra qualità della vita". Gli effetti sarebbero più che positivi: affaticarsi di meno e far lavorare tutti "dedicando più tempo alla famiglia e ai figli, ma anche utilizzando libertà dal lavoro per studiare, per innovare e per creare". Elevando poi l’età da pensione fino a 70 o 75 anni, diminuirebbe il carico sulle casse dello Stato e le aziende "potrebbero approfittare di persone considerate anziane che hanno accumulato nella società moderna dei servizi molta esperienza e molte conoscenze". Secondo Slim inoltre non implicherebbe l'aumento delle tasse le quali, essendo un colosso industriale, non sono benviste perché provocano "grandi problemi, rallentando l'economica e congelando la crescita".