Thyssen Krupp taglia a Terni: 550 licenziamenti e 100 milioni in meno all'anno

di Vezzani Flaviadomenica 20 luglio 2014
Thyssen Krupp taglia a Terni: 550 licenziamenti e 100 milioni in meno all'anno
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Dopo la tragedia del dicembre 2007, quando nello stabilimento di Torino eranno morti sette operai coinvolti nell'incendio divampato nella notte tra 5 e 6 dicembre, la ThyssenKrupp torna al centro dei riflettori con uno spietato piano di tagli. Per Ast (Acciai Speciali Terni) la multinazionale prevede il risparmio di 100 milioni di euro l'anno, la chiusura del secondo forno entro il 2015-2016 e soprattutto il licenziamento di 550 dipendenti. Nella nota che presenta i punti principali del piano, la società scrive che: "E' fermamente convinta che tali misure siano ben ponderate e indispensabili per garantire il futuro di Acciai Speciali Terni e il suo valore per i propri stakeholder". La spiegazione di ThyssenKrupp - Secondo i vertici di ThyssenKrupp, negli ultimi anni Acciai Speciali Terni ha attraversato un periodo particolarmente difficile, con ingenti perdite dovute alle condizioni di mercato avverse e alle insufficienze strutturali. Per l'azienza, integrata nella divisione Business Area Materials Services "al fine di beneficiare nel miglior modo della presenza di ThyssenKrupp sul mercato internazionale" si è quindi optato per un "piano di azione strategico globale, in grado di ristabilire la profittabilità sostenibile dell'azienda, nonostante il difficile quadro del mercato caratterizzato da un'esistente sovraccapacità".La chiusura del secondo forno è dovuta alla decisione di concentrarsi maggiormanete sui laminati a freddo, cosa che comporta un'ottimizzazione dell'efficienza nella fase liquida, a ciò si aggiunge quindi un cambiamento nella produzione che deve limitare i propri volumi in base alle vendite redditizie. La società precisa che lo smantellamento del forno potrebbe essere riconsiderato solo se "le condizioni di mercato miglioreranno notevolmente e tutti gli obiettivi saranno stati raggiunti". Le reazioni - Inutile dire che queste decisioni hanno scatenato le reazioni dei sindacati: i metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm hanno giudicato inaccettabile il piano presentato dalla ThyssenKrupp, tanto che hanno indetto uno sciopero di 8 ore previsto per oggi 18 luglio con la presenza dei segretari nazionali a Terni. Anche il governo è dalla parte dei lavoratori ed è contrario a questo piano composto solo da tagli e riduzioni. Il ministero dello Sviluppo fa sapere con una nota che il piano, così come è stato presentato, proprio non funziona. Il Mise aggiunge che "è da rivedere nei sui punti centrali perché manca di prospettiva, non lascia cioè intravedere, dopo tre anni di incertezze gestionali, quale possa essere il futuro delle acciaierie di Terni".