A furia di citare, a vanvera, la macchina del fango, può capitare di trasformarsi in una macchina del ridicolo. Stiamo parlando di una signora molto gentile e anche carina, ma un po’ maldestra: Alessia Morani, responsabile giustizia del nuovo Pd renziano. La conoscete, sapete com’è andata: l’on. Morani, la scorsa settimana, fu ospite di Floris a Ballarò. Apparizione televisiva disastrosa: tre domande e tre risposte una più incomprensibile dell’altra. Se si fosse trattato di un esponente politico qualsiasi, il disastro sarebbe passato sotto silenzio. Trattandosi di un esponente di punta del Pd, decidemmo di dedicare al deragliamento televisivo un articolo. Da notare: ci limitammo a riportare le frasi della Morani, quasi un testo stenografico. Apriti cielo. Alessia Morani non ha gradito, ha concesso un’intervista al Corriere della Sera (che gentilmente l’ha messa in pagina) e con un geniale colpo di fantasia ha parlato di macchina del fango. «Tutti noi renziani dobbiamo abituarci ai giornalisti di parte, di destra, pagati per infangarci, per demolire subito il nuovo che nasce, che cresce». Ancora: «Hanno acceso il ventilatore sul fango e cercano inutilmente di sporcare il nuovo gruppo dirigente del Pd inventando menzogne su menzogne». On. Morani, non si offenda e non si atteggi a vittima. A parlare a Ballarò, le assicuriamo, era proprio lei. E quelle erano le sue frasi. Se le ha dimenticate, la colpa non è nostra. Forse solo del fatto che essendo indigeste e sconclusionate, involute (definizione by Corriere) l’autrice le ha rimosse. Uno sforzo di memoria e vedrà che arrossirà. Se la memoria difetta, riascolti le registrazioni. Immaginiamo che dovrà arrossire di nuovo. Nel frattempo, a proposito di macchine del fango e del ridicolo, ci piacerebbe che lei, gentilissima signora, ci spiegasse questa frase riportata dal Corriere, a lei attribuita e mai smentita. Si parla di illazioni che non meglio precisati giornalisti farebbero a proposito di alcune esponenti del Pd. Lei, avvocatessa, si lancia in difesa delle colleghe e, nel pieno delle sue facoltà mentali, butta lì il nome di Maria Elena Boschi. Onorevole, sa come funziona la macchina del fango? Si butta un nome lì, Maria Elena, Maria Elena Boschi. Leggi l'approfondimento di Mattias Mainiero su Libero in edicola martedì 14 gennaio