In carcere ha perso alcune decine di chili, ritrovando la forma fisica; ha letto libri e ne ha scritto uno pure lui; ha studiato e presto si laureerà in giurisprudenza. E dal carcere, l'ex governatore della Sicilia Totò Cuffaro, manda un suggerimento a Silvio Berlusconi, che tra qualche mese inizierà a scontare la pena conseguente alla condanna per frode fiscale nella vicenda dei diritti Mediaset. Il Cavaliere opterà per servizi sociali o detenzione domiciliare, ma Cuffaro, che a Rebibbia è rinchiuso dal gennaio 2011 col numero di matricola 87833, gli consiglia di scontare la pena di un anno in carcere, dietro le sbarre, "come ho fatto io". Un suggerimento inatteso, da parte di chi giusto poche settimane fa aveva fortemente sperato di uscire e di di essere affidato ai servizi sociali. Ipotesi sfumata perchè il giudice di sorveglianza si è opposto, visto che Cuffaro potrebbe collaborare utilmente con la magistratura e non l'ha fatto. "Io nei confronti di Berlusconi continuo a nutrire l'affetto e la stima di sempre, ma credo che avrebbe dovuto comportarsi diversamente, lasciando la carica di senatore prima che l'aula di Palazzo Madama votasse la sua decadenza" dice Cuffaro. "E adesso dovrebbe scontare la pena in carcere, senza chiedere l'affidamento in prova nè altro. La sua immagine ne guadagnerebbe, e sarebbe la reazione migliore a chi ha voluto condannarlo".