Marco Travaglio, il complotto Renzi-Berlusconi per favorire Mediaset

di Andrea Tempestinidomenica 1 giugno 2014
Marco Travaglio, il complotto Renzi-Berlusconi per favorire Mediaset
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Complotto, patto segreto, alto tradimento. Marco Travaglio, nel suo editoriale sul Fatto Quotidiano di domenica 1 giugno, si spinge ad ipotizzare scenari nebulosi. Si parla di televisione, dello sciopero della Rai contro i tagli di Matteo Renzi. Il vicedirettore, come fosse un tic, tira in ballo anche Silvio Berlusconi. Parte proprio da lui, e premette: "Immaginiamo per un attimo se B. fosse ancora premier e, per regalare 80 euro a milioni di lavoratori il giorno dopo le elezioni (...) prelevasse forzosamente 150 milioni di euro dalle casse della Rai. Allo sciopero dei sindacati e dei lavoratori - prosegue - si unirebbero immantinente i partiti del centrosinistra, strillando al conflitto di interessi (...) Invece la rapina l'ha firmata Renzi, dunque tutto tace". Travaglio, dunque, scende in campo e si schiera con la Rai e contro i tagli alla tv pubblica. Secondo lui, infatti, "gli sprechi non si combattono così". Poi arriva a tratteggiare quello scenario nebuloso a cui abbiamo accettato. C'entra Berlusconi, ovvio. "Così - prosegue solenne Marco Manetta - si distrugge l'azienda (la Rai, ndr) a tutto vantaggio della concorrenza, che ha un nome e un cognome: Silvio Berlusconi, quello a cui Renzi esternò 'profonda sintonia' dopo il patto del Nazareno". Eccoci, dunque, al "complottone" ventilato da Travaglio. Il direttore non lo scrive esplicitamente, ma lo fa chiaramente intendere: "Se proprio il governo deve tosare il sistema televisivo, potrebbe cominciare facendo pagare le frequenze a Mediaset per quel che valgono, anziché seguitare a regalargliele o quasi. Un giorno - conclude il commento -, magari quando verrà desegretato il patto del Nazareno, sapremo perché fa così". Per Marco, dunque, siamo di fronte a un complotto televisivo il cui obiettivo è favorire Mediaset e il Cavaliere...