Serviranno camion di Maalox per i militanti pentastellati e fedelissimi grillini se a pochi giorni dal voto volano insulti e minacce, tra recriminazioni ed errori reciprocamente rinfacciati. Guida la truppa dei "vendicatori" la deputata Roberta Lombardi, membro di fatto del cerchio magico di Beppe Grillo e presenza fissa sui palchi dei cinquestelle. La deputata romana sull'Avvenire ha già pronta la lista nera dei cattivi, quelli che dovrebbero chiudere la bocca e smetterla di fare i bastian contrari: ”O Currò, Rizzetto e gli altri dissidenti si adeguano alle posizioni della maggioranza oppure - inveisce la grillina romana - se non sono d’ accordo, per dignità dovrebbero andarsene. Basta con le pugnalate. Non possiamo più permetterci di avere nemici in casa. Se il massacro interno continuerà, non va esclusa l’ ipotesi di nuove espulsioni”. Gomito alzato - In un clima da pensiero unico sovietico, spunta dal gregge la testa della penna pentastellata per eccellenza, Andrea Scanzi del Fatto Quotidiano (elettore grillino dichiarato), che già poco dopo il voto aveva provato a fare una (auto)critica sugli errori commessi dal M5S in campagna elettorale, beccandosi però le invettive dei duri e puri suoi lettori accaniti. Troppo alta per gli standard abituali l'analisi dell'intellettuale grillino, così sceglie di passare a toni più consoni a un pubblico che ha ben salda (metaforicamente) l'accetta in mano. Scanzi riprende il passaggio dell'intervista della Lombardi e fa ai suoi collaboratori un elegantissimo appello: "Toglietele il vino". Roberta Lombardi: "Sui palchi o in tv ci vanno Di Battista, Morra, Di Maio o la sottoscritta perché siamo più bravi". Toglietele il vino.— Andrea Scanzi (@AndreaScanzi) 29 Maggio 2014