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Carceri: provveditore Sicilia, morte detenuto a Giarre non e' caso malasanita'

mercoledì 30 aprile 2014

1' di lettura

Roma, 28 apr. (Adnkronos) - "Non e' un caso di cattiva sanita' all'interno delle carceri". Lo dice all'Adnkronos Maurizio Veneziano, capo dell'amministrazione penitenziaria in Sicilia, in merito alla morte del giovane detenuto avvenuta venerdì nella casa circondariale di Giarre, in provincia di Catania. "Il detenuto, Nicola Sparti, aveva 34 anni -spiega Veneziano - era alto 1 metro e 53 e pesava 140 kg. Aveva un ventilatore polmonare notturno, uno strumento meccanico. Quindi è infondato parlare dell'esaurimento dell'ossigeno di una bombola. Era assistito ed e' stato ricoverato piu' volte in strutture sanitarie, per le gravi condizioni in cui versava". "Per due volte - spiega ancora il provveditore - il personale sanitario aveva certificato l'incompatibilita' con il regime penitenziario, e per dopodomani era stata fissata l'udienza per la detenzione domiciliare. Il Tribunale di sorveglianza avrebbe valutato se concedere la misura alternativa alla detenzione per gravi motivi di salute vista l'incompatibilita' certificata dai medici". "Previo nulla osta dell'autorita' giudiziaria - conclude Veneziano - sara' comunque avviata un'inchiesta interna, e relazionero' al Dap".

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