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Faletti: da "Drive In" a "Io uccido", 30 anni di successi

di Matteo Legnani domenica 6 luglio 2014

3' di lettura

Laureato in giurisprudenza, Faletti inizia la carriera come cabarettista nel locale milanese Derby negli anni Settanta, il periodo in cui sul palco del locale circolano anche Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. In televisione approda ad Antenna 3 e nel 1983 partecipa al fianco di Raffaella Carrà in "Pronto Raffaella". Due anni dopo è uno dei personaggi di "Drive In", programma televisivo di Antonio Ricci. Il suo personaggio più famoso è la guardia giurata sovrappeso Vito Catozzo, ma interpreta anche altri personaggi come Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. Poco dopo è a fianco di Zuzzurro e Gaspare in «Emilio» dove crea il personaggio Franco Tamburini, stilista di Abbiategrasso. Nel suo percorso televisivo anche "Fantastico" nel 1990 al fianco di Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti e, successivamente, a "Stasera mi butto... e tre!" con Toto Cutugno. Intanto si era avvicinato alla musica e nel 1988 pubblica il mini-album "Colletti bianchi", colonna sonora del telefilm omonimo che lo vede fra i protagonisti. Nel 1991 esce «Disperato ma non serio», disco che contiene tra le altre canzoni "Ulula", risultando uno dei brani più trasmessi in radio nell’estate 1991. Sempre quell’anno scrive per Mina che canta una sua composizione, «Traditore", e la include nell’album "Caterpillar". Nel 1992 Faletti è sul palco del Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone "Rumba di Tango", inserita poi nel suo terzo album "Condannato a ridere". Nel 1994 ritorna a Sanremo, dove con "Signor Tenente", brano ispirato alle stragi di Capaci e di via D’Amelio, si classifica al secondo posto, sfiorando la vittoria davvero per una manciata di voti. Faletti non rimuove però le sue origini di attore comico e pubblica il libro «Porco mondo che ciò sotto i piedi» (edito da Baldini e Castoldi), dove narra le gesta del suo personaggio più celebre, Vito Catozzo, e mette in scena lo spettacolo teatrale «Tourdeforce» mescolando l’umorismo e la caratterizzazione dei personaggi alla canzone d’autore. Nel 2002 sorprende la critica pubblicando il suo primo thriller, «Io uccido»: il libro vende oltre quattro milioni di copie. Alla fine dello stesso anno è però vittima di un ictus che fortunatamente riesce a superare senza conseguenze serie. Nel 2004 esce il secondo romanzo, «Niente di vero tranne gli occhi», e anche in questo caso le vendite schizzano, e superano i tre milioni e mezzo di copie. Nel novembre dello stesso anno riceve dal presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura. Sempre quell’anno vince il ’Premio letterario La Tore isola d’Elbà, in seguito assegnato tra gli altri a Camilleri, Vitali, Volo e Cazzullo. Nel 2006 l’attore Faletti è in «Notte prima degli esami», nel ruolo del prof. Antonio Martinelli, spietato docente di lettere, che alla fine stringe un forte legame col protagonista Luca. Una interpretazione che riceve la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista. Appare anche all’inizio di «Notte prima degli esami - Oggi», del 2007, seguito del primo film. Nell’ottobre 2006 pubblica «Fuori da un evidente destino» (Baldini Castoldi Dalai editore), ambientato in Arizona e in cui tra i protagonisti vi sono gli indiani Navajos, ai quali il romanzo è dedicato. I libri di Faletti sono tradotti in 25 lingue e pubblicati con grande successo, oltre che in tutta Europa, anche in Sud America, in Cina, in Giappone, in Russia e, a partire dal mese di marzo 2007, negli Stati Uniti e nei Paesi di lingua anglosassone. Nel 2008 è stata pubblicata la sua prima raccolta di racconti, intitolata «Pochi inutili nascondigli» (Baldini Castoldi Dalai editore, 2008), che arriva tra i finalisti del Premio letterario Piero Chiara edizione 2009. Nella primavera del 2009 esce «Io sono Dio» (Baldini Castoldi Dalai editore). Nell’ultimo trimestre del 2010 è stato pubblicato il suo sesto libro, «Appunti di un venditore di donne». Questa volta il romanzo è ambientato in Italia (a Milano) e subito balza in testa alle classifiche dei libri più venduti. In occasione del Festivaletteratura di Mantova del 2011 lo scrittore annuncia il suo settimo romanzo, «Tre atti e due tempi», pubblicato il 4 novembre 2011 ed ambientato nel mondo del calcio. Il suo impegno e i suoi successi ottenuti in campo letterario lo portano a essere nominato, il 10 settembre 2012, presidente della Biblioteca Astense della sua città. Con la sua solita verve umoristica dice sì all’incarico e si lancia in un nuovo impegno. Fino all’ultimo momento che la malattia glielo ha consentito.

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