Dopo l'inchiesta sulla Coppa America e quella sulle buche stradali, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris incappa in un altro guaio: la procura di Napoli ha aperto un'inchiesta sulla nomina di Luigi Acanfora a capo della polizia municipale del capoluogo partenopeo e, secondo quanto riferisce L'Espresso, il primo cittadino figura indagato con l'accusa di abuso d'ufficio. La vicenda giudiziaria nasce dall'esposto presentato in procura da Luigi Sementa, comandante dei vigili napoletani tra il 2008 e il luglio 2013. Sementa lasciò l'incarico in seguito a dissapori con lo stesso De Magistris, il quale decise in sua sostituzione di procedere alla nomina di Acanfora, tenente colonnello della Guardia di Finanza. De Magistris e Acanfora sono amici da molti anni, da quando ancora il sindaco di Napoli era magistrato in Calabria. Tanto amici che De Magistris è stato anche testimone di nozze di Acanfora. Il punto è che tra i requisiti per la nomina a comandante della polizia municipale figura anche il grado di dirigente. E secondo lo statuto militare un tenente colonnello non è equiparabile a un dirigente. Di qui l'indagine della procura, che mira a verificare il rispetto dei requisiti di legge, che prevedono la nomina di un dirigente, fino al peso dei rapporti personali tra de Magistris e il nuovo comandante. Il sindaco respinge le accuse: "Il dottor Acanfora, qualora diventasse comandante della polizia municipale come io spero, proviene dalla Guardia di Finanza e, insieme a me, ha portato avanti indagini contro le ecomafie, la corruzione e le massonerie deviate". La nomina di Acanfora non è comunque ancora divenuta operativa. Effettuata dal sindaco nel dicembre 2013, è stata ritirata a inizio febbraio, in seguito alla bocciatura del piano di riequilibrio delle finanze comunali da parte della Corte dei Conti.