(Adnkronos) - Nel tempo della chiusura è stato possibile restaurare, per opera di Daniele Angelotto e sotto la direzione di Maria Sframeli, il prezioso lampadario di Murano opera della manifattura veneziana dei Fratelli Gazzi della metà del XIX secolo, entrato in Palazzo Pitti nel 1878 e collocato nella Sala della Prudenza nella Galleria Palatina. Sono tornate al loro posto anche le sette statuine in biscuit, danneggiate nell'incidente provocato da un visitatore nel settembre scorso, parte di una serie uscita dalla Real Fabbrica di Napoli alla fine del Settecento che raffigura donne in costume regionale ispirate a gouaches commissionate da Ferdinando IV di Borbone e donate ai granduchi di Toscana. Il restauro è stato effettuato da Antonia Lauricella sotto la direzione di Maria Sframeli. Da domani il museo osserverà il consueto orario (che nel mese di marzo è dalle 8.15 alle 17.15, con ultimo ingresso un'ora prima della chiusura) e il biglietto per accedervi comprende anche la possibilità di visitare il Museo degli Argenti e la Galleria del Costume di Palazzo Pitti, il Giardino di Boboli e il Giardino Bardini.