No, non ha moltiplicato i pani o i pesci alla mensa dell'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Nè tramutato l'acqua in vino. Almeno finora. E, considerato che ha iniziato l'affidamento ai servizi sociali da poco più di un mese, di tempo per rifarsi ne avrà. Eppure, l'esperienza di Silvio Berlusconi coi malati di Alzheimer comincia già ad assumere toni biblici. Al termine della conferenza stampa sul presidenzialismo tenutasi a Montecitorio, il Cavaliere ha infatti riferito quanto accaduto qualche giorno fa nella struttura protetta alle porte di Milano: "C'era una donna malata che non voleva mangiare, ho detto: 'Datela a me' e con il sistema dell'areoplanino dei bambini - sta arrivando un aereo carico oooh di... - l'ho fatta mangiare. Finisco e c'è un signore corposo che ha visto tutto, viene da me e mi dice: 'Presidente io da 30 anni ho sempre votato comunista, ma dopo averla vista qui e aver visto in lei così tanta umiltà e buona volontà, da questo momento in poi voterò sempre per lei". Un doppio miracolo. Nulla di eccezionale, per chi come lui nel 2008, in una epica puntata di Porta a porta in vista delle elezioni politiche di quell'anno, disse al fido Bruno Vespa: "Senta qui...è profumo di santità".