La strage di Motta Visconti: il marito stupido e meschino diventa mostro crudele

di Andrea Tempestinidomenica 22 giugno 2014
La strage di Motta Visconti: il marito stupido e meschino diventa mostro crudele
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Perché lo fai? Alla fine non c’è altro da aggiungere a quello che ha urlato Cristina, mentre il marito la colpiva a morte. Perché lo fai? Le tragedie non hanno mai un senso e questa ne ha meno di altre perché non s’è mai vista una tragedia così: un uomo che fa l’amore con la sua donna, poi si alza per andare a prendere un bicchiere d’acqua e invece prende un coltello, e la sgozza, poi sale nelle camerette al piano superiore e sgozza pure i due figlioletti, 5 anni e 20 mesi appena, li uccide nel sonno, infila il coltello nella gola, il più piccolo aveva ancora il ciuccio in bocca. Poi si fa la doccia, si veste, e esce dall’orrore tranquillo, butta il coltello in un tombino e va a vedere la partita dell’Italia con gli amici in un pub. «Oh che bello ha segnato Marchisio», «Oh che bello ha segnato Balotelli», «Candreva e Darmian ottimi giocatori», abbiamo vinto facciamo festa, evviva, dai, un’altra birra, ci vediamo, buonanotte. Magari avrà salutato come abbiamo fatto tutti dopo la sbornia mondiale: «Che bella serata è stata». Già: bella serata. L’Italia ha vinto e io ho sgozzato la mia famiglia. Non so che cosa avesse in testa quell’uomo, che si fatica a chiamare uomo. Non so se, nel suo cervello inversamente proporzionale alla sua crudeltà , davvero pensasse di poter far fessi tutti. Non so se davvero credeva di poter ingannare il mondo con la messinscena penosa della rapina finita male, con i ladri che suonano il campanello, si fanno aprire gentilmente e come per magia conoscono pure a memoria la combinazione della cassaforte, non so se davvero pensava di cavarsela con un armadio aperto e due fogli buttati per terra a simulare maldestramente la casa rapinata, non so se pensava di poter reggere davanti alle bugie come ha retto davanti ai gol degli azzurri, non so se pensava di ingannare i carabinieri come ha ingannato gli amici, dai prendiamoci un’altra birra e brindiamo. Davvero: non lo so. È difficile saperlo perché questa è una vicenda di un’insensatezza agghiacciante, come mai s’era vista prima. (...) Su Libero di martedì 17 giugno il commento di Mario Giordano sulla strage di Motta Visconti. Il marito stupido e meschino che diventa un mostro crudele. Il triplice omicidio ha ancora meno senso di altri episodi di sangue: un vigliacco non in grado di affrontare le difficoltà domestiche che divide la sua serata fra lo sgozzamento della famiglia e i gol della Nazionale. Leggi il commento di Mario Giordano su Libero di martedì 17 giugno