Meglio il Tour de France del tour de force. Matteo Renzi affronta la giornata più lunga del suo governo, quella degli insulti al Senato e l'Aventino dell'opposizione, rinchiuso nel suo ufficio a Palazzo Chigi davanti alla tv. Secondo quanto riferisce l'HuffingtonPost, il premier non stava seguendo il dibattito parlamentare ma l'ultimo tappone pirenaico della Grande Boucle, con l'italiano Vincenzo Nibali vincitore e a un passo dal trionfo finale. Che Renzi sia un appassionato di ciclismo, soprattutto quando vince un nostro corridore, è cosa nota: già un paio di giorni fa aveva inviato allo Squalo un sms invitandolo per un faccia a faccia celebrativo (per entrambi), gentilmente declinato dallo stesso Nibali. Ora però l'impresa del siciliano serve a lenire i dolori, più che a esaltare la gloria dell'esecutivo. Mamma mia, Nibali #chapeau— Matteo Renzi (@matteorenzi) 24 Luglio 2014 Che nonchalance - Quasi in contemporanea, Renzi twittava la sua esaltazione per la maglia gialla e intanto a Palazzo Madama i senatori di M5S, Sel e Lega Nord maturavano l'idea di marciare sul Quirinale in segno di protesta per la ghigliottina sui quasi 8.000 emendamenti presentati alla riforma del Ddl Boschi. n questo senso il tempismo di Renzi lascia di stucco: faccia tosta, irresponsabilità o semplice momento di distrazione? In ogni caso, chapeau sì, ma alla nonchalance.