Il tribunale civile di Salerno ha dichiarato incompatibile il sindaco viceministro Vincenzo De Luca, in un dibattimento legato a un ricorso sul doppio incarico del primo cittadino presentato dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, Cioffi, Pisano e Giordano. I grillini avevano chiesto ai giudici un intervento immediato per risolvere l’incompatibilità e sciogliere il consiglio comunale di Salerno. A renderlo noto i legali dei parlamentari. Il ricorso era stato presentato a luglio scorso dall’avvocato Oreste Agosto per conto dei parlamentari del M5S. La decisione del presidente Giulia Carleo oggi. "Per legge - spiega Agosto - o si è viceministro o si è sottosegretario, basta questo a far scattare la causa dell’incompatibilità". Per il senatore grillino Andrea Cioffi, "il tribunale ha deciso per De Luca e ha portato alla decadenza del Consiglio comunale". Sentenza sospesa - Per i legali del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, per rendere esecutiva la sentenza del tribunale civile sulla incompatibilità del primo cittadino "è previsto il ricorso sia in Appello che alla Corte di Cassazione". "E' il primo caso in giurisprudenza su questo argomento - dice l’avvocato Edilberto Ricciardi - non conosciamo ancora il dispositivo e le motivazioni". Il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, con una nota, comunica che "appella all’ordinanza emessa in data odierna dal tribunale civile di Salerno. L’ordinanza, in base alla legge 150 dell’1/9/2011 art. 22 comma 8, resta pertanto sospesa".