Il ragionier Giuseppe Spinelli, storico bancomat delle Olgettine, nei giorni scorsi ha preso il telefono e ha chiamato le 30 ragazze ospiti delle sere eleganti di Arcore per dare loro una brutta notizia: "La festa è finita". Tradotto: non riceveranno più dal Cavaliere l'assegno di 2.500 euro che ogni mese passavano a riscuotere. Anche loro, secondo quanto racconta Repubblica, sono finite nella spending review di casa Berlusconi. L'era in cui i milioni erano noccioline è chiusa e ora ogni spesa viene controllata attentamente come farebbe una brava madre di famiglia. La prima a dare il buon esempio è stata Francesca Pascale. La fidanzata del Cav, ha confessato lei stessa, è intervenuta per eliminare gli sprechi, a cominciare dalla cucina come il "fagiolini a 80 euro al chilo" e le casse di pesce "che arrivano ogni giorno malgrado non piacesse al Presidente". Il lavoro grosso e l'ha fatto Berlusconi in persona. Lui, che deve dare all'ex moglie Veronica Lario 3.850 euro al giorno e con la spada di Damocle della buonuscita milionaria ad Adriano Galliani ad un passo dal lasciare il Milan a fine stagione, ha già chiuso la Villa di Macherio che con i suoi 120mila metri quadri e 70 stanze costava ogni anno qualcosa come 1,8 milioni l'anno. Ora è vuota. Come è vuota Villa Gernetto comprata per 75 milioni di euro con l'idea di farne l'università del pensiero liberale. Oggi, la Versailles di Lesmo, è in perdita costante: brucia diversi milioni l'anno ed è stata valutata dai periti solo51 milioni. La spendig review del Cav non ha risparmiato la residenza romana. Anche perché l'affitto di Palazzo Grazioli non è certo a equocanone: 2.128.288 euro l'anno sono veramente tanti. E così Berlusconi è pronto a trasferirsi, insieme alla fidanzata, nel più modesto appartamento di via dell'Arcione: un attico e superattico da 1.400 metri quadri con 57 posti auto di proprietà dell'Unipol. Ovviamente i conti ancora non tornano, anche perché Forza Italia è un continuo spendere. Il leader ha appena staccato un assegno da 17 milioni per rilanciarla e fa da garante a un'ottantina di milioni di debiti. A discapito dell'altra sua passione: il Milan, la cui campagna acquisti di gennaio è congelata. Ma l'austerity in casa Berlusconi sta finendo. Sembra che il peggio per Silvio sia alle spalle e le entrate dovrebbero tornare a salire. Mediaset ha guadagnato il 213% in più in meno di un anno, Mediolanum è balzata a 193% e il patrimonio azionario di Berlusconi è lievitato da 1,1 a 3,4 miliardi.