Del caso della suora salvadoregna che ha partorito un bambino, Francesco, se ne parla da giorni. E ora dice la sua anche Vittorio Feltri. Un parere netto: la castità non può valere soltanto per le suore. Per il fondatore di Libero "la puerpera ha fatto bene ad affermare il desiderio di tenersi il bimbo e a rifiutare l'aiuto delle consorelle". Secondo Feltri, "la vicenda pone un problema di non facile soluzione, e quindi drammatico". Quello della castità, appunto. L'editorialista, sulle pagine de Il Giornale, si chiede: "E' vero o no che la religione (nella fattispecie quella cattolica) è rimasta un'isola nella quale la discriminazione femminile è praticata disinvoltamente? Temo di sì". Peccati diversi - Feltri sottolinea che, in effetti, ciò che ha fatto la suora contrasta con le regole del convento. "Ma c'è un ma. Perché se un prete, o un frate, cede alla famosa tentazione" non viene espulso? Infatti il peccato maschile "è tollerato, quantomeno coperto per non destare scandalo". E allora perché "se è una suora a fare altrettanto non si salva ed è costretta a togliersi la veste con tanti saluti alla propria vocazione?". Il punto è che la gravidanza di una donna è "difficilmente occultabile", mentre per esempio la scappatella di un monaco "non lascia traccia". Dunque, per Feltri, "bisogna stabilire se la castità è un principio basilare per un religioso oppure una formalità (un omaggio alla tradizione) ma non tanto importante da meritare la radiazione di chi non vi si attenga). La domanda - Per il direttore "se la castità è un principio basilare, deve esserlo per tutti, maschi e femmine". "Nel secondo caso, non ha senso che le gerarchie siano di manica larga nel giudicare le scappatelle di curati e parroci (...) e che, viceversa, siano severe con le madri superiori, o inferiori, e le scaccino dai conventi soltanto perché natura vuole che i loro peccati, a differenza di quelli dei colleghi, siano talmente visibili e concreti da finire nelle culle". Infine un'ultima domanda: "Mi domando se il Padreterno, ammesso che ci sia, nel valutare la condotta dei suoi figli tenga conto del loro genere. La castità è di rigore per le suore e per i preti è facoltativa? Non sta in piedi".