Cambio di rotta per Voyager, il programma di Roberto Giacobbo soprannominato "Kazzenger" dal comico Maurizio Crozza, che aggiungeva: "Il programma dove la scienza è a suo agio come un pupazzo di neve in un altoforno". Il critico del Corriere della Sera, Aldo Grasso, si era scagliato contro Giacobbo e le sue "balle spaziali", non aveva risparmiato nemmeno Crozza e le sue parodie, "Non servono a niente, lo sberleffo ringalluzzisce il deriso". Ma questa volta sembrano essere servite, perché Voyager è cambiato, ecco la nuova veste del programma. La nuova linea -Voyager non si dedica più alle "balle spaziali" come la leggenda metropolitana della presunta morte di Paul McCartney, ma si interessa di misteri più accessibili: Roma, Parigi, Napoli, a caccia a diverità nascoste. Giacobbo speleologo entra nella cava più antica di Napoli, a Poggioreale, rimasta sigillata per oltre 2000 anni. Giacobbo archeologo mette in scena l’eruzione del Vesuvio che ha sepolto Pompei e ricostruisce gli ultimi istanti di vita dei suoi abitanti. Nei panni di un subacqueo si immerge nel Golfo di Pozzuoli, dove l’attività vulcanica ha sommerso una delle più imponenti ville degli imperatori romani. Giacobbo scettico cercava di far chiarezza sul miracolo del sangue di San Gennaro e introduce le sue telecamere nel duomo di Napoli non prima di aver delineato la vita del santo. Sembra che le parodie di Crozza lo abbiano segnato, non è più lui. Giacobbo sembra il figliol prodigo della famiglia Angela. È tornato a casa, hanno ammazzato il vitello grasso (se lo è mangiato quasi tutto lui) e adesso fa concorrenza al "fratello" Alberto. Misteri della tv.