La Snai servizi chiede aiuto al governo contro la concorrenza e così decide di scrivere al premier. Ma il presidente Maurizio Ughi non chiama direttamente in causa Renzi, ma sua moglie Agnese Renzi con una lettera pubblicata su Repubblica, Corriere della Sera: "Domani mattina a colazione davanti alle vostre tazzine di caffè, per cortesia, metta in vista il nostro appello al Presidente". "Lo sa che due settimane fa abbiamo inviato a suo marito il Presidente Renzi un nostro appello?". Convinti che Matteo Renzi non si ancora riuscito a leggerlo, ci provano con un Sos rivolto ad alla First Lady: "Ci provi lei". La protesta - L'obiettivo è, ancora una volta, quello di farsi sentire e richiamare l'attenzione di tutti sull'attuale situazione degli operatori autorizzati, che vivono tra regole incerte e concorrenza sleale di una rete parallela che "non è obbligata a rispettare le regole" e "provoca un mancato introito fiscale stimato in 500 milioni di euro". Sono oltre 5 mila le agenzie che in Italia operano senza licenza del Questore e senza concessioni a fronte di un mercato regolare di 7.400 punti, ha rivelato qualche settimana fa il vicedirettore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Luigi Magistro. Lo scorso 23 luglio la prima lettera pubblicata sui quotidiani italiani per richiamare l'attenzione di tutti sull'attuale situazione degli operatori autorizzati che vivono "la minaccia" di un business irregolare.