"Non smetto di fumare proprio perché non voglio suicidarmi, è il fumo a salvarmi dalla malattia". Marco Pannella, 84 anni, due tumori e un'energia incredibile non smette di stupire e provocare per le sue posizioni sempre controcorrente. In un'intervista al Fatto Quotidiano Pannella spiega come, nonostante i due tumori, lui non abbia nessuna intenzione di spegnere i sigari, i toscanelli alla grappa. "Per una vita ho fumato 100 Celtic al giorno poi da quando Bruxelles le ha vietate, ho cominciato a fumare queste". Insomma, non ha nessuna intenzione di smettere di fumare nonostante i ripetuti appelli dei salutisti e di molti medici. Come se non bastasse ha cominciato l'ennesimo sciopero della fame per la situazione nelle carceri. "I medici mi dicono che quando faccio lo sciopero della sete mi fa bene fumare perché aumento la salivazione". La tecnica - Poi svela il "suo metodo" per resistere ai ripetuti digiuni: "Prendo tre cappuccini al giorno o un pacchetto di patatine, quando faccio lo sciopero della fame prendo trecento grammi di ciliegie o di susine". Risponde duramente a chi lo accusa di mangiare di notte e confessa: "Non sono un consumatore abituale di droghe leggere. In vita mia mi sarò fatto 8 o 9 spinelli in tutto e sempre in situazioni pubbliche a sostegno delle mie battaglie politiche". ll radicale racconto il piacere per la telefonata del Papa e sulla sua omosessualit°: "Ho avuto qualche esperienza omosessuale e neanche troppo entusiasmante. Ma è chiaro che faceva gioco a tutti che io fossi 'l drogato d'Italia o il frocio d'Italia'".