A poche ore dal fischio d'inizio di Italia-Inghilterra è un allarme bomba a far salire la già afosa aria di Manaus. Al netto della scaramanzia, alla Nazionale italiana serve solo una benedizione, come ha invocato lo stesso ct Cesare Prandelli in conferenza stampa, per affrontare l'esordio contro l'Inghilterra sul campo spruzzato di vernice verde a Manaus. Ci vorrà però una tanica di acqua santa dopo il ko di Montolivo, l'infortunio di De Sciglio e ora lo stop del capitano Buffon. Ma come lo stesso ct ha chiesto: "Dobbiamo e possiamo essere ottimisti, perché abbiamo lavorato seriamente". Allora via i cornetti rossi e le mani in tasca, da mezzanotte in Italia - le 16 in Amazzonia - a parlare sarà il campo. Ultimi ritocchi - A sostituire Buffon tra i pali ci penserà Sirigu, appena recuperato. In difesa Prandelli dovrebbe puntare su Paletta accoppiato a Barzagli al centro. Nel valzer dei ruoli della retroguardia, Chiellini da centrale dovrà passare esterno sulla sinistra, a colmare il vuoto lasciato da De Sciglio. Sulla destra ci sarà Darmian, con Abate in panchina a fare compagnia a Bonucci, ancora lontano dall'assomigliare alla sua copia migliore. Votati a Supermario - Quasi irremovibile, Balotelli sarà la punta dell'attacco azzurro e su di lui le speranze non solo di Prandelli sono enormi. Alle sue spalle, larghi sulle fasce, ci saranno Candreva e Marchisio. Al centro Prandelli sarebbe più propenso per una doppia cabina di regia, con Pirlo a scodellare lanci lunghi e Verratti a portare rapidità. Un passo indietro, davanti la difesa, De Rossi a fare da cerniera e cinghia di trasmissione. Il clima a Manaus è già caldissimo, non solo per l'afa costante che caratterizza questa zona del Brasile immersa nella foresta amazzonica, ma anche per gli oltre 10 mila tifosi inglesi che affolleranno gli spalti. A risponde poco meno di 2 mila italiani, per lo più residenti in Brasile che non si sono fatti scappare l'occasione di vedere gli Azzurri da vicino. I guai di Sir Roy - Non solo Prandelli deve fare i conti con le indisponibilità. Il ct inglese Hodgson ha già perso il centrocampista dell'Arsenal Oxlade-Chamberlain, infortunatosi al ginocchio destro nell'amichevole contro l'Ecuador. Smentita la voce di un fastidio all'inguine per il capitano Gerrard, Hodgson ha recuperato all'ultimo il terzino Welbeck.