Gli hanno dato dello spaccone, a volte dello sbruffone. Qualche altra dello sfacciato. Più spesso, del bullo. Nessuno, però, aveva declinato quegli epiteti, da più parti rivolti in queste settimane al presidente del Consiglio Matteo Renzi, in romanesco. A farlo, rendendo così forse più comprensibile la posizione di Sel nei confronti delle riforme su cui il premier si sta spaccando la testa, è stata per prima la capogruppo al Senato del partito di Vendola Loredana De Petris, romana doc di 57 anni: " Renzi ci dia un segnale, ma reale, di disponibilità al confronto sulla riforma, e noi di Sel siamo pronti a ragionare" dice la senatrice vendoliana a "Repubblica". Che poi prosegue: "Al presidente del Consiglio piace fare il coatto, come si dice a Roma. Il bullo. Ma l’esibizione muscolare non porta da nessuna parte".