"Non parlerà nemmeno stavolta". L'avvocato di Primo Greganti, l'uomo del Pd coinvolto nello scandalo Expo e accusato dai magistrati di essere il "ponte" tra le coop rosse e i vertici dell'esposizione internazionale, adesso dovrà raccontare la sua verità ai magistrati. Ma il suo legale, Ignazio Fiore esperto civilista romano non ha dubbi: “La mia impressione è che la maggior parte delle cose che dice, ancora oggi, sono delle grandi ‘sparate’. Tutto per nascondere, con grande imbarazzo e dignità, una situazione finanziaria scricchiolante”, afferma Fiore in un'intervista all'Huffingtonpost. "Non parlerà" - "Primo Greganti è una testa dura, nel senso buono. E’ uno tosto. Un uomo dotato di un senso dell’umorismo fortissimo, che non si lascia scoraggiare da nulla e che si risolleva sempre. Non dimentichiamoci che è stato quello che ha mandato a quel paese i pubblici ministeri che, in cambio di collaborazione, gli promettevano di farlo uscire dal carcere. La tempra è sempre quella", aggiunge il legale. Insomma a quanto pare le verità di Greganti difficilmente verranno rivelate davanti ai magistrati. Greganti è l'unico r5educe, tra gli arrestati di Expo, di Tangentopoli. E' un uomo che è comunque abituato ad un certo tipo di vicende e secondo il suo avvocato ha nel dna il silenzio sui fatti che contano. L'ultima volta che Fiore l'ha difeso risale a due anni fa. "Mi veniva a trovare" - "L’ultimo procedimento nel quale l’ho difeso è stato contro un quotidiano che aveva pubblicato le dichiarazioni – poi rivelatesi fasulle – di un uomo che lo accusava di avere legami con la Camorra. Abbiamo vinto la causa. Da allora ogni tanto veniva a trovarmi in studio qua a Roma, fisicamente sempre più stanco e provato da problemi cardiaci. Ma senza mai arrendersi e sempre pieno di progetti". Giallo sulla professione - Infine l'avvocato Fiore, sempre all'Huffingtonpost parla del passato di Greganti di cui non è chiaro il ruolo professionale svolto negli ultimi anni con tanto di tessera Pd in tasca: "Avrei voluto capirlo bene cosa facesse. Già dal 1994 Greganti versava in gravissime difficoltà economiche. Le basti sapere che io l’ho sempre difeso a titolo gratuito. Ultimamente mi aveva detto che sponsorizzava imprese italiane con imprenditori cinesi, cercando di favorire investimenti cinesi nel nostro Paese. Ma l’impressione che mi dava era quella di una persona che continuava ad arrancare, a livello lavorativo. Non aveva neanche la pensione". Il Pd l'ha sospeso dal partito nell'attesa di capire come possa evolversi la vicenda giudiziaria. Ma se dovesse prevalere il silenzio difficilmente Greganti potrebbe uscire indenne dall'inchiesta. Il lavoro dei magistrati non sarà facile.