Ogni giorno un nuovo insulto. L'inarrestabile "inventore" di ingiurie è il vicedirettore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, il cui titolo dell'editoriale di oggi, martedì 13 maggio, recita: "L'Alzheimer è contagioso". Marco Manetta prende spunto dagli arresti Expo e da quello di Claudio Scajola per sparare sul mucchio (e, in particolare, su Silvio Berlusconi e Massimo D'Alema). Nel commento attacca con fiero spirito grillino, quello a cui ci ha ormai abituati il megafono ufficiale dei pentastellati: "Dunque i partiti non c'entrano. Sono puri e immacolati come acqua di fonte". Un attacco scivoloso - Poi subito l'attacco: "L'ha detto D'Alema, l'ha ribadito B.", che sarebbe Berlusconi. Dunque Travaglio riprendere le parole del Cav: "Forza Italia con gli scandali non c'entra. E questo signor Matacena non me lo ricordo. Sarà stato deputato di Forza Italia vent'anni fa". Amedeo Matacena è l'uomo al centro del caso che ha portato all'arresto di Scajola, e fu deputato azzurro dal 1994 al 2001: molti anni fa, insomma. A Travaglio la spiegazione dell'ex premier non convince, e così prendendo spunto dalla cronaca degli ultimi giorni sui servizi sociali si produce nel scivoloso attacco: "E pensare - scrive - che han mandato proprio lui ad assistere i malati di Alzheimer". Ne segue un lungo excursus su Matacena, i suoi processi e i suoi scheletri nell'armadio. "Parlamentari a Cesano" - Poi il mirino si sposta sul Pd, su Primo Greganti, "tre volte pregiudicato per tangenti" e ieri sospeso "alla chetichella" dal Pd stesso perché - ricorda Travaglio le spiegazioni dei democratici - "in caso di arresto o di dubbia condotta le regole sono molto precise". Il vicedirettore del Fatto chiosa: "Così precise che le sue tre condanne a 3 anni e 6 mesi per corruzione e finanziamento illecito al partito (non a se stesso) non costituivano una condotta sufficientemente dubbia per negargli la tessera". Così, dopo aver ricordato tutti gli esponenti del Pd coinvolti nell'inchiesta, Travaglio conclude: "Alla fine si scoprirà che anche Greganti è un omonimo. Finiamola di chiamarlo Primo. Chiamiamolo Secondo. Dopodiché bisognerà trasferire i malati di Alzheimer in Parlamento, o i parlamentari a Cesano Boscone: il vero servizio sociale è quello lì".