Rosa Criscuolo, la dama bionda di Scajola: "Mo' non ci inzuppate il biscotto"

di Nicoletta Orlandi Postidomenica 18 maggio 2014
Rosa Criscuolo, la dama bionda di Scajola: "Mo' non ci inzuppate il biscotto"
2' di lettura

Spunta un'altra donna nell'intricata vicenda che vede come protagonista Claudio Scajola accusato di aver favorito la fuga e la latitanza del collega di partito Amedeo Matacena al fine di preservarne l'impero economico. Una dama bionda, ha rivelato ieri Dagospia, avrebbe cenato all'Hotel Imperiale di Via Veneto con l'ex ministro dell'Interno la notte prima dell'arresto. La procace signora è Rosa Criscuolo, un'avvocato matrimonialista trentenne che dopo una fugace passaggio nel Pd sarebbe finita in Forza Italia nel gruppo vicino all'ex sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, nei guai per i suoi presunti rapporti con la camorra. L'ha intervistata Giovanna Cavalli per il Corriere della Sera. "Sì ero io ma per favore mo' non ci inzuppate il biscotto". "Adesso diranno che porto male, li arrestano tutti...". In camera - L'avvocato Criscuolo ci tiene a precisare che lei e Scajola hanno dormito in camere separate. E alle insinuazioni di Dagospia risponde: "Abbiamo parlato del partito". Ammette però che hanno chiesto il servizio cena in camera: "Era tardi. Scaloppine al limone, niente vino sono astemia. E lui guardava un film alla tv, una storia di avvocati, era molto preso". Niente dopocena, dunque. "Lui era alla 213, io alle 203, non mi alzo di notte per correre da Scajola, non è cosa, è un tipo quieto, serio e un poco andato d'età. E aveva un fortissimo mal di testa, forse il presentimento". L'avvocato non si è nemmeno accorta quando la mattina dopo gli agenti lo hanno portato via: "Mi ha svegliato la Dia il mattino dopo. Mi ha fatto pena. Preciso e metodico com'è, quello là dentro esce pazzo".