"Abbiamo preso l'Italia con il segno meno davanti e ora ha un sia pur debole segno più". Il dem Matteo Richetti ripete davanti a Lilli Gruber a Otto e mezzo la favoletta del miracolo firmato Matteo Renzi e Massimo Cacciari, accanto a lui, frigge sulla poltroncina. Quando la Gruber (60 anni appena compiuti, auguri) gli concede la replica, il filosofo fa partire il siluro: "La verità, caro Richetti, è che rispetto agli altri Paesi l'italia è quella andata peggio. Siamo riusciti ad approfittare meno della ripresa che c'è stata e ultimo, il Fmi ci dice che l'aumento del Pil sarà solo dello 0,8%. La verità è che siamo un paese in grave sofferenza, quando subisci un colpo come quello del referendum dove i giovani hanno massicciamente votato per il no non sarà mica per il Senato? È tutto dovuto alle difficoltà economiche, quotidiane".