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Ricerca Schneider Electric: le aziende non sono pronte per la nuova economia dell'energia

mercoledì 31 gennaio 2018

6' di lettura

(Stezzano, Bergamo, 31 gennaio 2018 ) - • Uno studio condotto con 236 aziende evidenzia che anche se ci si sente pronti ad affrontare i nuovi scenari dell'energia c'è un gap tra percezione e azione • Mancano una pianificazione ed esecuzione integrata delle strategie energetiche e di sostenibilità e ci sono difficoltà legate alla gestione dei dati Stezzano (Bergamo), 31 gennaio 2018 - Una nuova ricerca resa nota da Schneider Electric, il leader nella trasformazione digitale dell'energia e dell’automazione, rivela che la gran parte delle aziende si sentono pronte per affrontare un futuro decentralizzato, decarbonizzato e digitalizzato - ma molte non stanno ancora prendendo le necessarie misure per integrare e fare evolvere i loro programmi energetici e di sostenibilità. Questo falso senso di sicurezza si può attribuire al fatto – emerso dalla ricerca - che la gran parte delle aziende hanno ancora un approccio piuttosto convenzionale alla gestione dell’energia e alla lotta al cambiamento climatico. Questo gap di innovazione è motivato, inoltre, da una limitata capacità di coordinare l'azione dei dipartimenti che si occupano di procurement, operations e sostenibilità – e da inefficienze nella raccolta e condivisione dei dati. L'81% delle aziende hanno aggiornato i loro programmi per l'efficienza energetica o hanno in piano di farlo, ma il 30% o meno ha preso in considerazione nuove opportunità come le microgrid e il demand response Secondo lo studio condotto con 236 grandi aziende (con 100 milioni di dollari o più di fatturato) di tutto il mondo, l'85% degli interpellati ha dichiarato che la loro azienda ha intenzione di mettere in campo entro i prossimi tre anni azioni per fare in modo che i propri piani di riduzione delle emissioni di CO2 possano competere con quelle dei leader in questo campo. I progetti che sono stati avviati o sono in fase di sviluppo, però, fanno affidamento in modo significativo sulla conservazione dell'energia, dell'acqua e sul tema della gestione degli sprechi. Fatta eccezione per le fonti rinnovabili - poche delle aziende rappresentate nello studio stanno implementando strategie e tecnologie più avanzate per gestire l'energia e le emissioni. • L'81% degli interpellati ha dichiarato che la propria azienda ha lavorato per migliorare l'efficienza energetica o progetta di farlo entro i prossimi due anni; il 75% sta lavorando per ridurre consumi e sprechi di risorse idriche. • Il 51% ha completato o sta pianificando di attivare progetti per sfruttare le energie rinnovabili. • Solo il 30% ha implementato o sta attivamente pianificando di usare soluzioni di stoccaggio energetico, microgrid, cogenerazione di calore ed energia - o un qualche mix di queste tecnologie. • Solo il 23% ha messo in campo strategie di demand response o prevede di farlo nel breve termine. "Siamo nel bel mezzo di una trasformazione totale del modo in cui si consuma e produce l'energia" ha commentato Jean-Pascal Tricoire, Presidente e CEO di Schneider Electric. "Il fatto che ci sia un focus condiviso sul tema della conservazione della risorsa energetica è positivo. Detto questo, essere consumatori attenti è solo una parte di quel che serve per affrontare il cambiamento e avere successo. Le aziende devono prepararsi ad essere protagoniste attive, mettendo in campo quanto necessario per produrre energia e interagire con la rete, con le utility, con i pari, con nuovi soggetti che entrano nel mercato. Chi manca di agire oggi è destinato a rimanere indietro". Un grande ostacolo può essere dato dall'allineamento interno. Il 61% dei rispondenti ha dichiarato che nella loro azienda le decisioni in tema di energia e sostenibilità non sono prese in modo ben coordinato, coinvolgendo i diversi team e dipartimenti interessati - e in particolar modo questo avviene in aziende del settore beni di consumo e del settore industriale. Inoltre, una percentuale analoga di rispondenti ha dichiarato che la mancanza di collaborazione è una sfida da affrontare. Anche la gestione dei dati è stata citata come ostacolo ad una gestione integrata dell’energia e delle emissioni di CO2; il 45% degli interpellati ha affermato che i dati nella loro organizzazione sono molto decentralizzati e sono gestiti a livello locale o regionale. Il 65% delle persone che hanno individuato nella "insufficiente disponibilità di strumenti e metriche per condividere i dati e valutare i progetti" un ostacolo che impedisce di lavorare in modo trasversale, inoltre, fanno parte di aziende che gestiscono i dati a livello locale, regionale o nazionale - ma non globale. Giancarlo Terzi, VP Energy and Field Services di Schneider Electric in Italia, commenta: "La sintesi emersa è coerente con lo scenario italiano: decentralizzazione, decarbonizazione e digitalizzazione sono oggi una realtà anche nel nostro paese In questo contesto è necessario passare da un approccio inizialmente focalizzato al solo risparmio, ad uno più ampio di gestione dell’energia. EcoStruxure è l’architettura di Schneider Electric basata su prodotti intelligenti, comunicanti e connessi che alimentano sistemi e analytics per affrontare in modo integrato e armonizzato le opportunità offerte dalla convergenza IT/OT. Con EcoStruxure diamo la possibilità ai nostri clienti di giocare un ruolo attivo in questa mercato in profonda trasformazione" Ci sono anche progressi in molte aree Oltre il 50% delle aziende rappresentate ha avviato progetti per l'uso di energie rinnovabili o progetta di farlo entro I prossimi due anni: in particolare si distinguono le aziende del settore sanitaria (64%) e dei beni di consumo (58%). Inoltre, i top manager e le funzioni centrali sono molto coinvolti in questi ed altri programmi legati alla sostenibilità. Il 74% dei rispondenti ha dichiarato che il top management rivede o approva le iniziative per l'uso di rinnovabili e per la sostenibilità – il che indica che questi temi sono considerati una priorità strategica. Inoltre, anche se ovviamente il ritorno sull'investimento è il metro di valutazione principale per le iniziative legate a energia e sostenibilità, le aziende stanno iniziando ad avere una visione più ampia e di lungo termine al riguardo. Ad esempio, oltre la metà degli interpellati ha dichiarato che l'impatto ambientale è uno dei fattori presi in considerazione nei processi di valutazione. Un altro elemento importante per molti (39%) è il rischio organizzativo. L'azienda iomart, leader nel settore dei servizi cloud gestiti, è un esempio di come si possa avere un approccio integrato e orientate ai dati. Si impegnano per coordinare la gestione dell'efficienza energetica e dell’impatto ambientale in tutta la rete di data center che possiedono e operano nel Regno Unito. "Disporre di dati e di informazioni utili per agire è essenziale" ha dichiarato Neil Johnston, group technical operations director di iomart. "Ma è altrettanto importante quell che accade una volta che si ha in mano l’informazione. I nostri team che si occupano di procurement, energia e sostenibilità confrontano i dati e sviluppano strategie condivise per gestire consumi ed emissioni - e ridurre i costi. Questa capacità di collaborare ci ha fatto ottenere importanti risparmi, ci ha aiutato ad ottenere la certificazione ISO 50001 e a rispettare i requisiti di Carbon Reduction Commitment". Lo studio è stato condotto da GreenBiz Research per capire come le aziende sviluppano le loro strategie in tema di energia e sostenibilità, come raccolgono e condividono I dati e come coordinano l'azione dei diversi dipartimenti - una pratica nota come Active Energy Management. I partecipanti all'indagine sono professionisti responsabili della gestione dell'energia e della sostenibilità - a livello di top management ma anche a livello individuale. Le aziende coinvolte fanno parte di 11 settori primari, tra cui beni di consumo, energia e utility, finanza, industria, sanità, tecnologia. I risultati di ogni campione sono soggetti a variazione. Per una analisi dettagliata della ricerca e dei risultati è possibile consultare il report completo della ricerca Chi è Schneider Electric Schneider Electric guida la trasformazione digitale della gestione dell'energia e dell'automazione nelle abitazioni, negli edifici, nei data center, nelle infrastrutture e nelle industrie. Presente in oltre 100 paesi del mondo, Schneider è leader indiscusso nei settori della distribuzione elettrica in media e bassa tensione, protezione dell'alimentazione elettrica e nei sistemi di automazione, ed offre soluzioni integrate per l'efficienza basate sulla combinazione di energia, automazione e software. Nel nostro ecosistema globale, collaboriamo con la più grande comunità di partner, integratori e sviluppatori, che operano sulla nostra piattaforma aperta per fornire ai clienti capacità di controllo in tempo reale ed efficienza operativa. Crediamo che grandi collaboratori e partner rendano Schneider una grande azienda e che il nostro impegno per l'innovazione, la diversità e la sostenibilità permetta di realizzare per tutti, ovunque e in ogni momento la nostra promessa: Life Is On. www.schneider-electric.it Seguici su Twitter : https://twitter.com/SchneiderItalia Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/SchneiderElectricIT Seguici su LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/schneider-electric CONTATTI STAMPA Prima Pagina Comunicazione - Caterina Ferrara, Benedetta Campana 02 91 33 98 11 - benedetta@primapagina.it; caterina@primapagina.it

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