Roberto D'Agostino compie 70 anni e si racconta. Lo fa in un'intervista a Il Giornale, dove spiega come nacque Dagospia, seguitissimo sito di gossip, politica e "indiscrezioni" che ormai ha compiuto diciotto anni. E, soprattutto, spiega come dietro alla nascita di Dago ci sia Barbara Palombelli. L'idea venne dopo che D'Agostino fu cacciato da L'Espresso per aver scritto che l'avvocato Gianni Agnelli portava sfiga. "Quando si chiude una porta si apre un portone. Nell'89 nasce la Rete, si comincia a parlare di internet, avevo degli amici che erano fissati - premette Dago -. Così nel 2000, consigliato dalla mia amica Barbara Palombelli, mi apro questo sito, mettendoci i soldi da solo, una decina di milioni di lire. Da lì è cambiata la mia vita". Leggi anche: Barbara Palombelli, la sfida totale a Lilli Gruber "Nel 2000 non c' era Google, non c'era Facebook, all'epoca quando arrivò Dagospia la gente sentiva il bisogno di far sapere qualcosa ma non aveva i mezzi per farlo, ed ecco che Dagospia diventa lo strumento per raccontare fatti e fatterelli, indiscrezioni e maldicenze, che i giornali non potevano o non volevano pubblicare. Come successe col mio primo grande scoop su Tatò, presidente dell'Enel, che nessun giornale poteva permettersi di raccontare. Invece - continua D'Agostino - internet permette di non passare attraverso quella rete di protezione del potere rappresentata da giornali, televisioni, case editrici. Ieri mi arrivavano le foto da Villa Taverna con Salvini di qui e di là, in tempo reale ricevevo tutto dalla gente che era lì e col telefonino faceva le foto", conclude.