A Bruxelles è scattato il contro alla rovescia in vista delle prossime elezioni Europee del 2019, una data vista da molti, come Federica Mogherini, come l'apocalisse. Come ricorda Dagospia, il Commissario per le politiche estere dell'Ue si sta convincendo di giorno in giorno che la sua carriera politico-diplomatica sia arrivata al capolinea. Leggi anche: Mogherini, il piano per aprire le porte dell'Ue ai Paesi balcani I segnali che le cose per lei non stessero andando proprio alla grande sono evidenti a tutti da tempo. A cominciare dalla decisione presa dal presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, di toglierle le deleghe alla difesa per passarle a Michel Barnier, per il quale è stato inventato il ruolo di "consigliere speciale per la politica europea di sicurezza e di difesa". A Lady Pesc non è rimasto che fare la Pr dell'Ue in giro per il mondo, senza raccogliere grandissimi successi. Non le va meglio in Italia, dove ad aspettarla c'è un Matteo Renzi sempre più gelido e poco disposto a regalare spazio a chi finora non ha contribuito alle sue battaglie. Che cosa le resterà da fare quindi lo profetizza Dagospia: "I maligni sussurrano che finirà in qualche fondazione o centro studi a fare conferenze".