Vertice di Parigi, Macron: "Soldati? Non c'è unanimità"

giovedì 27 marzo 2025
Vertice di Parigi, Macron: "Soldati? Non c'è unanimità"
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È terminato a Parigi il vertice dedicato all'Ucraina promosso da Francia e Regno Unito. L'incontro dei cosiddetti "volenterosi", al quale ha partecipato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha visto la partecipazione di un gruppo di oltre trenta Paesi. Al centro il futuro della sicurezza per Kiev. Fra gli obiettivi, arrivare alla definizione di una forza di peacekeeping da schierare sul terreno a garanzia di un eventuale cessate il fuoco. Quanto andato in scena all'Eliseo è stato "un incontro molto costruttivo". Per il primo ministro britannico Keir Starmer "c'è stata assoluta chiarezza sul fatto che la Russia sta cercando di ritardare la pace, sta giocando, e dobbiamo essere assolutamente chiari su questo". Motivo per cui i leader hanno concordato che c'è bisogno di un maggiore supporto per l'Ucraina "per assicurarsi che Kiev sia nella posizione più forte possibile, sia ora che in ulteriori negoziati". Inoltre - ha aggiunto - c'è "assoluta chiarezza sul fatto che ora non è il momento di revocare le sanzioni". Anzi, "ciò di cui abbiamo discusso è come possiamo aumentare le sanzioni per supportare l'iniziativa degli Stati Uniti, per portare la Russia al tavolo attraverso ulteriori pressioni da parte di questo gruppo di Paesi". Ma anche su come sostenere militarmente "sia sulla terraferma, in aria o in mare" l'Ucraina.

D'altronde tutti avrebbero espresso "dubbi" sul fatto che Vladimir Putin rispetti la tregua. La Russia "non è attualmente interessata a una vera pace", ha detto anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Ragione per cui "non ha senso porre fine alle sanzioni prima che la pace sia stata effettivamente raggiunta", e "purtroppo siamo ancora molto lontani da questo". Intanto, stando a quanto dichiarato da Emmanuel Macron, Francia e Regno Unito hanno deciso di realizzare una missione in Ucraina "di rassicurazione", a cui parteciperanno anche altri Stati. "Oggi - ha confermato il presidente francese al margine dell'incontro - la proposta viene da Francia e Regno Unito ed è accettata da Ucraina e altri Stati membri, non c'è bisogno dell'unanimità per questa missione a guida francese e britannica. Abbiamo lavorato in team anche con i rappresentanti delle Forze armate ucraine, per definire luogo, numero di forze e capacità. Niente è escluso, dalle forze di terra a quelle marittime a quelle aeree, ma queste non si sostituiscono né a eventuali forze di pace né alle forze ucraine". Anche per lui "la Russia non vuole la pace, ma a prescindere da quello che farà la Russia noi vogliamo rispettare il diritto internazionale". 

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Le condizioni che Mosca ha posto per il cessate il fuoco nel Mar Nero "sono irrealistiche", sono solo un modo "per prendere tempo". È questa l'accusa rilanciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai "volenterosi", assieme alla denuncia che, "secondo la nostra intelligence, la Russia si sta preparando per nuove offensive contro le regioni di Sumy, Kharkiv e Zaporizhzhia". "Stanno trascinando i colloqui e cercando di far impantanare gli Stati Uniti in discussioni infinite e inutili su false condizioni solo per guadagnare tempo e poi cercare di accaparrarsi più terra". E "lo stesso vale per l'idea di un cessate il fuoco nel Mar Nero: la Russia sta cercando di imporre le proprie condizioni ai nostri partner, ma queste condizioni sono irrealistiche".