Alle famiglie europee sarà richiesto di predisporre scorte d'emergenza per poter sopravvivere in casa per almeno 72 ore senza aiuti esterni in caso di crisi. L'indiscrezione è del prestigioso quotidiano spagnolo El Pais ed è inquietante perché rende bene l'idea di una Unione europea in modalità bellica.
Nel documento citato dal giornale, la bozza della Strategia di Preparazione dell'Unione (che verrà presentato formalmente mercoledì a Bruxelles), non si cita il rischio di invasione russa (come invece facevano alcuni documenti nazionali, da quello tedesco a quello svedese, già filtrati negli scorsi messi) anche se la sovrapposizione temporale con il piano Rearm Europe e gli 800 miliardi di euro messi sul piatto per il riarmo dei singoli eserciti dei Paesi membri suona quanto meno "sospetta".
Secondo quanto appreso da El Pais, la bozza spiega che "dobbiamo prepararci a incidenti e crisi intersettoriali su larga scala, compresa la possibilità di un'aggressione armata, che colpiscano uno o più Stati membri". E sarà la Commissione Ue a fornire linee guida agli Stati membri per tracciare i preparativi in modo che la popolazione possa affrontare i primi tre giorni chiave. "In un contesto di aumento dei rischi naturali e antropogenici e di deterioramento delle prospettive di sicurezza per l'Europa, è urgente che l'Ue e i suoi Stati membri rafforzino la loro preparazione". Nel documento si afferma che "la preparazione e la resilienza dell'Europa di fronte alla violenza armata potrebbero essere messe alla prova in futuro". Insomma, una Europa in stato d'assedio.
Il tono, lo scenario descritto dalla nuova strategia europea e le misure proposte, sottolinea non a caso El Pais, sono quelli di una società sul punto di entrare in emergenza, militare o climatica. Bruxelles in particolare propone 30 azioni chiave, dalla preparazione civile in caso di emergenza a elementi più tecnici come manovre congiunte e corsi specializzati per giovani e adulti. E avverte che per agire congiuntamente con uno "spirito di solidarietà", come stabilito dai trattati, "l'Ue deve essere in grado di dispiegare tutti i mezzi e le risorse disponibili a sostegno degli Stati membri".
"Ciò potrebbe includere risorse militari messe a disposizione dai Paesi", aggiunge. "In caso di perturbazioni estreme, il periodo iniziale è il più critico", avverte la Commissione. Oltre ad aiutare i 27 con le linee guida per affrontare un episodio di disastro e consentire alla popolazione di sopravvivere fino al ripristino dei servizi pubblici, Bruxelles creerà una piattaforma digitale per fornire a cittadini e viaggiatori informazioni sui rischi e sulle opzioni disponibili (ad esempio i rifugi) in caso di crisi, si legge nella bozza della strategia. Inoltre, l'esecutivo comunitario propone anche di coordinare a livello europeo le riserve strategiche di farmaci, materie prime essenziali, energia e persino cibo.
Secondo l'intelligence di diversi Stati membri, il Cremlino potrebbe lanciare un qualche tipo di attacco nei prossimi cinque o dieci anni. Sulla base di questi elementi l'Europa sta mettendo a punto un "piano 2030": un pacchetto che include la regolamentazione per il riarmo europeo, il piano europeo di adattamento al clima, la legge sui farmaci critici o il patto per un'industria pulita. Tra qualche settimana, a questo grande ombrello si aggiungerà un'altra strategia, più focalizzata sulla preparazione delle infrastrutture e sulla preparazione alle minacce ibride, anticipa El Paìs.