
Il generale Vannacci contro von der Leyen: "Ma i russi non giravano sugli asini?"

Roberto Vannacci è tra i più tenaci oppositori del nuovo piano di riarmo che Ursula von der Leyen ha previsto per tutelarsi dalla minaccia russa. Il generale ritiene infatti che l'Unione europea abbia drasticamente cambiato il frame su Mosca. Secondo lui fino a qualche settimana fa Vladimir Putin veniva descritto come prossima alla sconfitta per mano dell'Ucraina e di Volodymyr Zelensky. Ma ora invece la Russia viene dipinta come un "nemico temibile e incombente".
"Facciamo un momento di razionalità - ha spiegato in un video su Instagram -. Ci hanno dipinto una Russia per tre anni che perde sui campi di battaglia, che va in giro con i badili, che ha finito le munizioni. Sentivo qualche notizia qualche giorno fa che ci diceva che vanno addirittura in giro a dorso d'asino e di cavallo perché non hanno più i mezzi, che sono infognati da tre anni nel Donbass contro un Paese molto più modesto come l'Ucraina. E oggi invece - ha proseguito - ce la vogliono dipingere come il grande nemico dell'Unione europea".
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E ancora: "Ve la ricordate la signora von der Leyen quando ci diceva che i soldati russi prendevano le schede elettroniche dalle lavatrici ucraine per metterle nei sistemi d'arma russi? Quindi come mai oggi la Russia è diventato questo nemico temibile e soprattutto incombente? E come si giustifica questa urgenza? Questo articolo 122, lo stato di emergenza? Oltretutto applicato a un investimento, quindi a uno strumento che ci darà i primi risultati tra 5 o 6 anni. Quindi uno stato di emergenza per un risultato che vedremo tra sei anni. Come lo possiamo giustificare?".
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