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Giorgia Meloni alla riunione dei "volenterosi": "No all'invio di militari in Ucraina"

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C'è anche Giorgia Meloni tra i leader "volenterosi" che partecipano al videocollegamento organizzato dal premier britannico, Keir Starmer, per la pace in Ucraina. Il presidente del Consiglio ha ribadito l’impegno a favore di una pace giusta e duratura, che assicuri la futura sovranità e la sicurezza di Kiev.  L'Italia "intende continuare a lavorare con i partner europei e occidentali e con gli Stati Uniti per la definizione di garanzie di sicurezza credibili ed efficaci" ma non intende partecipare al dispiegamento di "una eventuale forza militare sul terreno". Insomma, bocciata l'ipotesi di un invio di truppe sul campo come già anticipato varie volte dal premier stesso.

Durante il colloquio video, Keir Starmer si è appellato ai 25 partecipanti affinché "si preparino per la pace. Una pace che sarà sicura e che durerà". Per il premier britannico "se il presidente russo Vladimir Putin fa sul serio con la pace, è molto semplice, deve fermare i suoi attacchi barbari all'Ucraina e accettare un cessate il fuoco". A riguardo Starmer si dice ottimista: "La mia sensazione è che prima o poi (Putin) dovrà venire al tavolo e impegnarsi in una discussione seria. Ma non possiamo sederci e aspettare che ciò accada. Dobbiamo continuare ad andare avanti e a prepararci per la pace, una pace sicura e duratura". Ciò significa rafforzare le difese dell'Ucraina, "essere pronti a difendere noi stessi qualsiasi accordo attraverso una coalizione di volenterosi" e mantenere "la pressione su Putin affinché venga al tavolo". 

E ancora: "Il presidente Zelensky, che è con noi stamattina, ha dimostrato ancora una volta che l'Ucraina è il partito della pace, perché ha accettato e si è impegnato a rispettare un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni. Ciò che vediamo oggi è che è Putin che sta cercando di ritardare la pace". Per questo - è il suo ragionamento - "penso che ciò significhi rafforzare l'Ucraina in modo che possa difendersi, e rafforzarsi, ovviamente, in termini di capacità militare, in termini di finanziamenti, in termini di fornitura di ulteriore sostegno da parte nostra all'Ucraina e, in secondo luogo, essere pronti a difendere noi stessi qualsiasi accordo attraverso una coalizione di volonterosi. Abbiamo iniziato questo processo stamattina e possiamo continuarlo liberamente". 

La riunione virtuale è stata indetta a Londra dal primo ministro britannico che ha così riunito i leader disposti a contribuire a mantenere la pace in Ucraina in caso di cessate il fuoco con Mosca. All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, l’Ucraina, la Nato, la Commissione europea, il Canada e perfino l’Australia. Da giorni Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron cercano di formare una "coalizione di paesi volenterosi", il cui obiettivo sarebbe quello di dissuadere Putin dal violare una possibile tregua. 

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