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Qatargate, Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini si auto-sospendono

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"Estranee alle accuse, ci sospendiamo". Commentano così Elisabetta Gualmini e Alessandra Moretti la notizia per la quale è stata chiesta la revoca dell'immunità parlamentare delle due eurodeputate del Pd. "Abbiamo appreso dalla stampa la notizia della richiesta, da parte delle autorità giudiziarie del Belgio, di revoca della nostre immunità" nell'ambito dell'inchiesta sul Qatargate - fanno sapere all'Ansa -. Al fine di sottolineare la totale estraneità a ogni fatto corruttivo, abbiamo deciso di auto sospenderci dal gruppo al quale apparteniamo, i Socialisti e democratici (S&D)". Gualmini e Moretti si definiscono "pienamente a disposizione della magistratura per qualsiasi esigenza istruttoria. Ringraziamo la delegazione degli eurodeputati Pd per la solidarietà politica e umana pubblicamente espressa".

Al centro, come detto, lo scandalo Qatargate. L'inchiesta esplose nel dicembre 2022, quando la sinistra europea - e in particolare il gruppo Socialisti e democratici di cui fanno parte i dem - venne letteralmente travolta dallo scandalo corruzione. A finire nel mirino dei giudici il consulente Pier Antonio Panzeri, nome storico dei dem a Milano e in Europa, il suo braccio destro Francesco Giorgi e la compagna di quest'ultimo, la socialista greca Eva Kaili ai tempi vicepresidente del Parlamento europeo.

 

 

L'accusa? Un giro di corruzione internazionale per favorire gli interessi di Qatar, Marocco e Mauritania. Moretti si era recata in visita nell’emirato nel febbraio 2020 e aveva visitato un cantiere dello stadio della futura Coppa del Mondo con il collega Tarabella. Entrambe le eurodeputate italiane erano inoltre intervenute durante l’audizione chiave alla sottocommissione per i diritti umani (Droi) del ministro del Lavoro del Qatar, Ali bin Samikh Al Marri, il 14 novembre 2022.

A prendere però le difese delle eurodeputate ci pensa il Pd: "Siamo convinti dell’assoluta estraneità di Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini ai fatti contestati dalla Procura belga, che per proseguire le indagini ha richiesto al Parlamento europeo di sospendere il regime di immunità". E ancora: "Le conosciamo come persone di spiccata onestà e dedizione al loro lavoro nelle istituzioni ed esprimendogli la nostra solidarietà e vicinanza, apprezziamo la loro disponibilità a collaborare con la magistratura belga - aggiunge la delegazione -. Le ringraziamo per la loro decisione di autosospendersi dal gruppo per evitare ogni forma di strumentalizzazione rispetto a una procedura aperta da anni. Ci auguriamo che ora si proceda per accertare e fare piena chiarezza sui fatti contestati".

 

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