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Il Nutriscore finisce in soffitta grazie all'Italia e alla Germania
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La Commissione europea è orientata a dire un «no» definitivo al Nutriscore, l’etichetta nutrizionale a semaforo che soprattutto nella versione originale bocciava i campioni del made in Italy a tavola per promuovere molti cibi ultratrasformati. A pronunciarsi sul sistema di etichettatura nutrizionale inventato da un team di ricercatori francesi guidati dal professor Serge Hercberg avrebbero dovuto essere Commissione, Consiglio Ue ed Europarlamento nella scorsa legislatura europea. E a spingere prepotentemente per il sì era l’ex vice della von der Leyen, l’olandese Frans Timmermans, cui si devono quasi tutte le euro-follie contenute nel Green deal. L’opposizione del governo italiano bloccò il processo di ratifica: il nostro Paese riuscì a coagulare una minoranza di blocco, con Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Romania e Grecia, mentre Francia, Spagna, Germania, Belgio e Olanda erano favorevoli. (...)
Dai blog
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"The good shepherd", De Niro alla sua seconda regia offre un ritratto convincente
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