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Ue, via libera alla polvere di larve in tavola: insorgono FdI e Lega

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Via libera dell'Ue all'immissione in commercio della polvere di larve intere di Tenebrio molitor - larva gialla della farina - trattata con raggi UV. L'autorizzazione è arrivata dalla Commissione guidata da Ursula von der Leyen, che ha precisato che nei prossimi cinque anni il nuovo alimento potrà essere immesso sul mercato solo dalla società francese NutriEarth, salvo nel caso in cui un'altra società ottenga l'autorizzazione o abbia il consenso di NutriEarth. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare, nel parere scientifico, ha concluso che "la polvere di larve intere di Tenebrio molitor trattata con raggi UV è sicura alle condizioni e ai livelli d'uso proposti". 

Nel testo si legge anche che "la polvere di larve intere di Tenebrio molitor trattata con raggi UV, se utilizzata in pane e panini, torte, prodotti a base di pasta, prodotti trasformati a base di patate, formaggio e prodotti caseari e composte di frutta e di verdura, destinati alla popolazione in generale, soddisfa le condizioni per l'immissione sul mercato". L'ultima decisione in ambito Ue ha fatto insorgere sia la Lega che Fratelli d'Italia. "L'Europa insiste nel voler portare larve e altre schifezze sulle nostre tavole - ha commentato il vicepresidente del Senato, il leghista Gian Marco Centinaio -. Il voto di oggi nella Commissione Envi del Parlamento europeo è l'ennesimo affronto agli agricoltori e alle tradizioni alimentari dei nostri Paesi. Era questo il cambio di passo promesso da Ursula Von der Leyen? L'impressione è che prevalgano ancora le pressioni di multinazionali e presunti ambientalisti, alle quali la Lega e i Patrioti si opporranno sempre". 

 

 

 

"L'Ue vuole gli insetti a tavola? Se li mangino loro", ha detto l'europarlamentare leghista Silvia Sardone. Negativo anche il commento di Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo: "Questa decisione, che di fatto va in direzione dell'ingresso di insetti nel nostro regime alimentare, rappresenta per Confeuro una vera e propria insensatezza e una grande illogicità. Il nostro Paese, come l'intera Ue, infatti, ha tradizioni culinarie che affondano le radici in secoli di storia, ed è inaccettabile che decisioni che riguardano la sicurezza alimentare siano prese senza tenere conto dell'inadeguatezza di questi nuovi cibi".

 

 

 

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