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Ue, la crisi franco-tedesca è una tappa inevitabile: la falsa Europa perde contro la vera Europa

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Con la simultanea crisi- politica ed economica - di Germania e Francia, l’egemonia di questi due Paesi sull’Unione europea si appanna molto. Si apre una nuova fase. Di fatto oggi l’unico dei grandi Paesi fondatori davvero stabile, sia politicamente che economicamente, è l’Italia e questo spiega perché (...) Ursula von der Leyen ha cambiato maggioranza per la sua nuova Commissione puntando sulla presenza dell’Italia. Ma adesso – in un contesto internazionale di guerra e alla vigilia dell’insediamento del presidente Trump negli Stati Uniti - bisogna riflettere su quale Unione europea e quale Europa (non sono la stessa cosa) occorre (ri)costruire. Se è vero che Von der Leyen ha già impresso una correzione politica al suo programma, per la diversa maggioranza che la sostiene (meno di sinistra e più di destra), è anche vero che la precedente impronta della UE rimane, perché prima di diventare una politica è stata (ed è) un’ideologia. E una visione ideologica si batte solo con una cultura diversa e alternativa. Il cosiddetto “Piano Draghi”, che qualcuno ha voluto presentare quasi come una sorta di nuovo manifesto programmatico della Ue, in realtà è solo un documento sulla competitività e non rappresenta una svolta culturale. (...)

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