Ursula Von der Leyen, "i numeri più bassi della storia": partito per partito, chi le ha tolto il voto
"Oggi è un buon giorno per l'Europa, perché il voto dimostra la tenuta del centro". Si aggrappa a questo dato. Ursula Von der Leyen, per commentare il voto dell'Europarlamento che ha appena votato la "fiducia" alla nuova Commissione Ue, la seconda presieduta dalla popolare tedesca. "Sono molto grata per la fiducia espressa dal Parlamento nei confronti del nuovo collegio. Il voto del Parlamento europeo ci permette di partire ora, il primo dicembre, è tempo di prepararci. Siamo ansiosi di iniziare, ed è fondamentale perché il tempo stringe".
Il problema, però, è la tenuta della sua maggioranza. Perché se è vero che il centro tiene, la Von der Leyen perde pesantemente soprattutto sull'ala sinistra. Numeri politicamente "inquietanti" sottolineati in una nota anche dalla Lega, che ha votato contro: "Il Parlamento europeo approva la nuova Commissione con il più basso numero di voti favorevoli di sempre. La Lega sostiene il vice-presidente esecutivo italiano, Raffaele Fitto, ma ha votato convintamente insieme ai Patrioti CONTRO il Von der Leyen Bis e contro una Commissione che su immigrazione, industria, lavoro e settore automobilistico è già partita molto male".
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Rispetto ai 401 votì ricevuti per la sua nomina a presidente lo scorso luglio, Ursula ha infatti perso molto più dei 31 voti "nominali", con una maggioranza crollata a 370. La Von der Leyen ha avuto 33 voti dal gruppo dei conservatori dell’Ecr ma ha perso 111 voti (tra contrari e astenuti) dalla maggioranza composta da Popolari, socialisti, liberali e Verdi che la sostiene. Nel dettaglio, all’interno del Ppe i voti contrari sono stati 25 (tutta la delegazione spagnola e pochi altri) e gli astenuti 2. Tra i socialisti, i contrari sono stati 25 e gli astenuti 18. Tra i liberali si sono astenuti in sei, nessun contrario. Ovviamente diversi tra i gruppi non hanno partecipato al voto (gli assenti sono stati 31). I voti totali della maggioranza - che conta 454 - sono stati 335. Tra i conservatori dell’Ecr la maggioranza ha votato contro: 39 no, 33 sì e 4 astenuti.
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A favore della Commissione hanno votato compattamente Fratelli d'Italia e Forza Italia. Tra i 21 deputati del Partito Democratico nel gruppo S&D, si registrano i voti contrari di Cecilia Strada e Marco Tarquinio, mentre il sì è arrivato da tutti gli altri 19. Infine, no al Von der Leyen 2 è stato espresso da Movimento 5 stelle, Lega e Alleanza Verdi Sinistra.
"Lo spostamento a destra ha indebolito la commissione di Ursula Von der Leyen: 31 voti in meno rispetto a luglio ed è passata per 9 voti. Ci batteremo per l'agenda votata a luglio", spiega Sandro Ruotolo del Pd sul social Bluesky, al termine della votazione nell'aula plenaria.
Festeggia, giustamente, Raffaele Fitto, vice-presidente esecutivo della Commissione: "Il voto di oggi del Parlamento europeo rappresenta un momento molto importante per l'Europa - scrive su Facebook l'ormai ex ministro degli Affari Ue -. Ringrazio Giorgia Meloni e il governo italiano per avermi designato come membro della nuova Commissione europea. Ringrazio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il suo prezioso sostegno. Ringrazio Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, per la fiducia che mi ha voluto accordare affidandomi un incarico di grandissima responsabilità. Infine saluto il Commissario italiano uscente Paolo Gentiloni e lo ringrazio per il lavoro svolto in questi anni".