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Ue, Tarquinio non vota Ursula Von der Leyen: "Segnale politico preoccupante"

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L’eurodeputato dem Marco Tarquinio ha "scelto di votare contro la nuova Commissione guidata da Ursula von der Leyen. È stata una decisione sofferta, ma necessaria". A comunicarlo in una nota è stato lui stesso. "Non ho nulla contro le persone dei singoli commissari - ha continuato l'esponente del gruppo S&D - nemmeno nei confronti di Raffaele Fitto, esponente di FdI indicato dal governo italiano. Tantomeno sono contro il dialogo tra tutte le forze politiche, credo anzi profondamente nella forza del confronto". 

Il problema, secondo Tarquinio, è che "questa Commissione presenta ambiguità che non posso ignorare, soprattutto per quanto riguarda l’apertura strutturale ai conservatori sovranisti di Ecr, partito europeo guidato da Meloni. La vicepresidenza attribuita a Ecr rappresenta un segnale politico preoccupante: la prospettiva è quella di inquinare le politiche europee con una visione nazional-sovranista e xenofoba che va contro i valori di solidarietà su cui si fonda l’Unione e frena (o addirittura capovolge) la spinta alla costruzione di una comunità federale". 

Intanto, nel suo intervento alla plenaria del Parlamento Ue prima del voto di conferma del collegio dei commissari, a Strasburgo, la von der Leyen ha fatto sapere che la nuova Commissione europea presenterà il Clean Industrial Deal ''entro i primi 100 giorni del mandato''. Il piano, ha spiegato, ''coinvolgerà l'intero collegio'' dei commissari, "e avremo un team che lavorerà fianco a fianco per coordinare la nostra proposta''. E ancora: '''Voglio essere chiara: dobbiamo e vogliamo mantenere la rotta sugli obiettivi dell'European Green Deal. Ma se vogliamo avere successo in questa transizione, dobbiamo essere più agili e accompagnare meglio le persone e le imprese lungo il percorso. E dobbiamo fare leva sui nostri tradizionali punti di forza: le nostre industrie e Pmi, i nostri innovatori e i nostri lavoratori". 

 

 

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