Ursula von der Leyen si aggrappa ai voti dei Verdi pur di puntellare la commissione bis
Si aggrappa ai Verdi per evitare di traballare. Ma nei prossimi anni la presidente Ursula dovrà fare bene i conti per non scivolare. Il tentativo è palese ma, a dirla tutta, la verifica dei numeri arriverà domani, mercoledì 27, alle 12, quando si apriranno i seggi a Strasburgo. I 720 eurodeputati saranno infatti chiamati a votare, a scrutinio palese, la “fiducia” all’esecutivo Ue. E quel voto “palese” rischia di mettere dei guai la tenuta. Per questo le infinite trattative sotterranee tessute negli ultimi mesi. Stando alle regole «il Parlamento elegge o respinge la Commissione a maggioranza dei voti espressi, per appello nominale». Se votassero tutti (e non è detto), la maggioranza spunterebbe a 361 voti. Un risultato faticoso da raggiungere. Riavvolgendo il nastro della memoria delle recenti consultazioni tra Strasburgo e Bruxelles la recente votazione per la nomina della sola von der Leyen a presidente della Commissione è passata lo scorso 28 luglio senza grandissimi problemi. Ma attenzione: in quella occasione il voto era segreto.
Quella volta la candidata al bis ottenne 401 voti, 40 in più del necessario. Ma stavolta rischia di essere assai diverso. Prima di tutto la sinistra europea ha già dovuto digerire la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo. Prima di agosto la sinistra europea riteneva reggesse il “cordone sanitario” attorno a tutti i gruppi a destra del Ppe. Evidentemente così non è stato. Per puntellarsi in area sinistra giusto ieri l’ex co-presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, Philippe Lamberts, è stato nominato consigliere per il Clima da parte della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. La nota stampa che formalizza il nuovo ruolo di Lamberts, puntualizza che «il compito principale» del 61enne belga, ex co-leader del gruppo Greens/EFA al Parlamento europeo e dirigente d’azienda, sarà quello di «contribuire a sostenere la transizione verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico». Lamberts, insomma, «svolgerà un ruolo di consulenza nella realizzazione degli obiettivi climatici per il 2030, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050».
La nomina di Philippe Lamberts porta soprattutto in dote una rete di contatti, relazioni ed equilibri non indifferente. L’ex co-presidente del gruppo dei Verdi può infatti vantare «oltre quindici annidi esperienza al Parlamento europeo, di cui dieci alla co-presidenza del Gruppo Verdi/Efa». Ursula, con questa mossa, si garantisce sul fianco sinistro della compagine europea. Garantendo che «Lamberts lavorerà a stretto contatto con la Presidente della Commissione e il suo gabinetto e collaborerà con i membri del Collegio e le Direzioni generali competenti. Sarà affiancato da un piccolo team di esperti». Palazzo Berlaymont ci tiene a precisare che nel suo ruolo il consigliere l’ex eurodeputato «contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo 2030».
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L’impegno europeo- in un funambolico equilibrismo politico tra gli interessi economici, gli impegni green e le necessità del sistema industriale continentale - dovrà trovare nei prossimi anni una nuova alchimia politica. E tanto per gradire in serata sboccia anche la dichiarazione personale della presidente la von der Leyen che ha affermato che «la collaborazione con il gruppo Verde/Efa è stata costruttiva nell’attuale mandato. Ha svolto un ruolo importante nell’assicurare una maggioranza pro-europea alla mia rielezione a luglio come presidente della Commissione», ha riconosciuto. Puntualizzando che «per me, il gruppo Verdi/Efa fa parte della maggioranza pro-europea del Parlamento europeo, come la piattaforma con cui voglio continuare a lavorare, ad esempio su temi come il raggiungimento dei nostri obiettivi climatici, il Clean Industrial Deal, la riduzione della burocrazia e l'impegno globale». Il paladino degli equilibrismi ambientalisti Lamberts- «che si è guadagnato il rispetto di tutti i partiti e di tutti i settori, sarà un affidabile costruttore di ponti tra tutte le parti interessate necessarie per avanzare sulla strada della neutralità climatica», assicura Ursula. Maliziosamente c’è chi fa notare che la garanzia maggiore, che cementerà la compattezza politica nei prossimi anni, è la consapevolezza che né a destra né a sinistra alcun eletto lascerà lo scranno. Resteranno tutti aggrappati a poltrone e appannaggi dorati. Si accettano scommesse.