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Commissione Ue, cos'è successo a porte chiuse: "Non c'è accordo dopo la seconda riunione"

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La seconda riunione dei presidenti dei leader della maggioranza Ursula (popolari, socialisti e liberali) si è conclusa senza un accordo sulla composizione della nuova Commissione di Ursula von der Leyen. Lo apprende l’AGI da due fonti parlamentari. Alla riunione, che si è conclusa verso le 21, hanno partecipato Manfred Weber (Ppe), Iratxe Garcia Perez (S&d) e Valerie Hayer (Renew). I gruppi riprenderanno domani nella mattinata (a partire dalle 8.30) con nuove riunioni per tentare di raggiungere un’intesa sul documento programmatico - per stabilire il quadro dell’alleanza - prima della conferenza dei presidenti in programma per le 17.

Il Ppe ha convocato una nuova riunione della presidenza del gruppo con i capidelegazione. Alla riunione odierna - che si è conclusa prima del secondo incontro dei leader della maggioranza - gli spagnoli avevano ribadito la loro forte contrarietà al voto a favore della vicepresidente esecutiva alla spagnola Teresa Ribera. Il premier Pedro Sanchez ha però aperto a un'intesa cercando di rompere la "linea rossa" fissata dai progressisti che non digeriscono il nome di Raffaele Fitto: "I trattati europei stabiliscono che tutti gli Stati membri hanno diritto ad avere un commissario, bisogna rispettarlo ed è quello che fa la famiglia socialdemocratica europea. Non si tratta di rivedere una linea rossa", ha affermato Sanchez, rimarcando che i trattati prevedono che i governi degli Stati membri indichino ciascuno un commissario. Quello che chiede la Spagna, ha detto Sanchez, è di «compiere l’accordo moderato raggiunto in estate tra le tre famiglie pro-europeiste. Abbiamo appoggiato tutti i candidati del Partito popolare europeo e chiediamo reciprocità". 

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