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Le sparate yankee e il fuoco amico da Bruxelles

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​I nomi scelti da Donald Trump per il suo governo sono la conferma che da gennaio avremo non solo un nuovo Presidente, ma un’amministrazione profondamente diversa anche rispetto a quella repubblicana del 2016. Le personalità chiamate al governo degli Stati Uniti hanno un’impostazione America First, il vecchio GOP non esiste più al confronto con otto anni fa, l’esecutivo è ultra-Maga, l’onda rossa trumpiana controlla il Congresso, il Senato, la Corte Suprema e presto comincerà a nominare i vertici delle agenzie governative e i nuovi capi della diplomazia.

Se non si coglie questa radicale diversità, l’Europa incontrerà crescenti difficoltà nei settori dell’economia, della difesa, dell’energia, del clima, del commercio. Tra queste personalità c’è Elon Musk, un prodotto del nostro tempo, un fattore di cambiamento della manifattura, dell’esplorazione spaziale, dell’intelligenza artificiale, della comunicazione. E ora anche della politica. Il presidente della Repubblica fa il suo mestiere quando sottolinea che l’Italia «sa badare a se stessa» (...)

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